Ancora una volta la Salernitana lascia il campo tutt'altro che soddisfatta per l'operato del direttore di gara. I fischi del pubblico all'indirizzo del signor Gemelli di Messina certificano il malcontento di una tifoseria che chiede alla società un intervento ufficiale per tutelarsi e per salvaguardare la regolarità del campionato. Anche ieri, per l'ennesima volta, abbiamo assistito a qualcosa di paradossale.

La Salernitana ha avuto il predominio territoriale, a tratti ha dominato, avrebbe strameritato di vincere eppure ha subito 4 cartellini giallo e uno rosso contro l'unica ammonizione a danno di un Potenza che ha perso tantissimo tempo soprattutto con il portiere. Ovviamente soltanto redarguito verbalmente mentre Villa è stato "minacciato" più volte, al punto che per il doppio giallo sembrava solo questione di tempo. In via ufficiosa alcuni tesserati granata hanno lamentato la scarsa volontà dell'arbitro di dialogare, di confrontarsi, di accettare quantomeno le rimostranze del capitano.

Dobbiamo sicuramente abituarci a giacchette nere stimolate dalla platea prestigiosa dell'Arechi e desiderose di far vedere al designatore e agli osservatori che non si fanno condizionare da 12mila spettatori e dal blasone della capolista, ma è davvero intollerabile che le pochissime squadre che in C provano a giocare a calcio non debbano essere tutelare. Falli a ripetizione, ostruzionismo, interruzioni, card giocate strategicamente per innervosire e perdere tempo, ieri addirittura doppia revisione dopo il gol della Salernitana palesemente regolare, mentre nessuno ha ravvisato il fuorigioco di Schimmenti sulla rete del provvisorio 0-1.

A tal proposito ci chiediamo come mai, stavolta, da Catania tacciano. La settimana scorsa leggemmo su qualche blog ricostruzioni regolamentari del tutto fantasiose, con dubbi assurdi sui due penalty concessi ai granata e addirittura ombre sulla trasformazione di Golemic perchè qualche compagno era entrato in area di rigore un secondo prima. Oggi nessuno scrive che il Catania è in vetta alla classifica e che Benevento e Cosenza hanno appena due punti di svantaggio anche a causa dei torti arbitrali perpetrati a danno della Salernitana.

Nell'ordine: rigore non dato a Latina al 92', penalty generosissimo al Sorrento al 94', Catania che la sblocca con una punizione inesistente, direzione pessima di Toma Mbai col Cerignola (con annesso stop da parte di Orsato),rigori non concessi contro Cavese (con mancato rosso a Fornito in precedenza), Atalanta23, Monopoli e Giugliano. Alla classifica della Bersagliera mancano almeno sei punti e ieri la rete del Potenza, irregolare, è arrivata nel momento di maggior pressione dei padroni di casa. Ok portare acqua al proprio mulino, ma i silenzi da Catania sono stucchevoli e incoerenti. E anche i calciatori granata in campo, specialmente in casa, dovrebbero far valere esperienza, fattore ambientale e carisma per creare maggior pressione. 
 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 24 novembre 2025 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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