Che partita! Se la Salernitana avesse segnato tutte le occasioni, a quest'ora staremmo a festeggiare in Piazza della Concordia come dopo San Matteo... Invece, un pareggino che sa di brodino riscaldato, e la Bersagliera ci regala l’ennesima “via crucis” pallonara. Allora scriviamo queste pagelle, con un occhio granata e l’altro rivolto al Golf di Salerno, dove finisce ogni tiro sballato...

DONNARUMMA 7
Parate che sembrano miracoli di Padre Pio! Due interventi da manuale del portiere: scatto felino sul secondo palo e riflesso da mettere in vetrina come souvenir a Salerno. Per la rete subita, niente da fare: il gol era scritto destino, come ‘o lampione che non si accende mai in Via Velia.

MATINO 6,5
“Ma quanno ce vo’, ce vo’!” e lui entra nei contrasti come una zoccolata della nonna. La sorpresa che non ti aspetti. Corre, anticipa, lotta come un contadino che difende il suo uliveto dalla grandine. Sfiora il gol dell’anno con quel missile da 25 metri, e speriamo che stia apposto pe’ ‘o derby, che ce serve ‘nu guerriero.

COPPOLARO 5,5
Entrato e subito sorpreso: più che difensore sembra uno che si è perso tra le corsie del Carrefour. Si fa infilare come la colatura di alici sulle bruschette, distratto come una nonna alla fermata del bus alla Cittadella Giudiziaria.

GOLEMIC 5,5
Mette la museruola all’avversario, che non vede palla per un’ora. Manco fosse il guardiano dello Stadio Vestuti ai tempi del coprifuoco. Ma quando l’azione si accende, lui c’è e poi svanisce come le promesse da campagna elettorale. La disattenzione sul gol avversario è ‘na specie di bastone tra le ruote, che fa perdere punti e pazienza al popolo granata.

ANASTASIO 5
Sciagura, jastemma, ‘nu guaio senza fine! ‘O gruosso problema ‘e sta partita. All’inizio, pareva ‘nu fantasma, sbandava peggio di chi ha fatto ‘a serata troppa e cerca ‘o bagno. Alla fine, quel tiro da lontano è stata ‘na mazzata ‘ncoppa ‘o core dei tifosi e dell’allenatore. Forse è meglio che ‘o prossimo calcio piazzato se lo faccia uno serio.

UBANI 5
Il primo cross finisce alla fermata dell'autobus anziché in area. Dietro soffre peggio di un turista senza ombrello sotto la pioggia sul Trincerone. Un salvataggio miracolo vicino alla linea poi si perde in un mare di cross sballati e confusione generale.

FRASCATORE s.v.
Entra, non lo vede nessuno. Se c’era, se ne sono accorti solo per il riscaldamento. Presenza eterea, più scolorito di un libro di storia dimenticato all’Archivio di Stato.​

TASCONE 5,5
Carbura a rilento come il treno metropolitano diretto a Mercatello. Salva la baracca con recuperi alla Tarzan, ma gli errori nelle giocate sono da far piangere la Madonna delle Galline. Il rosso finale è uno di quegli “errori utili” che salvano il risultato, ma resta una partita da dimenticare.

DE BOER 5,5
Ritorno dopo mesi di chiacchiere per rimpolpare un centrocampo fantasma. Qualcosa di buono lo fa, disegna triangoli misteriosi e calcia angoli che assomigliano più ad un tiro alla “pummarola ‘ncoppa” che ad una giocata seria. Mette un po’ d’ordine, soprattutto nei primi 45, poi si spegne come ‘o lumino ‘ncopp ‘a chiesa vecchia. Ha il piede buono, ma la forma è ancora latitante. Ma almeno ci mette il cuore.

FERRARIS 5,5
Entra, spara un pallone alto. Meglio fare la sagra delle melanzane che entrare così. Qualità sì, ma spesso calcia troppo “in curva”. Peccato per quel pallone sprecato, dovuto anche alla voglia di spaccare il mondo dopo essere stato lasciato ammuffire in panchina. Però ci mette personalità.

CAPOMAGGIO 5
Prime spruzzate di talento, poi si perde come uno che cerca parcheggio a Torrione il venerdì sera. Tiriamo a campare, e lui si smarrisce tra leziosismi che nemmeno in zona Movida. Sempre ‘nu passettino indietro, sembra uno che vive solo di rendita. Lento come un autobus ‘ncoppa ‘a salita, sbaglia quella che poteva essere la svolta. Per la volata finale… meglio che si svegli!

VILLA 6
Non luccica come ‘na volta, ma almeno corre. Arriva spesso a fondo campo ma poi fa ‘a scelta sbagliata quanto ‘o gelato al limone a dicembre. L’arbitro quasi lo caccia via, ma pure lui ha i nervi a fior di pelle. Peccato per l’infortunio.

ACHIK 5
Cross telefonati, ma manco WhatsApp li riceve. Si allunga il pallone che finisce a Pontecagnano. Sarà anche generoso, ma l’incisività è quella del bingo dopo la mezzanotte.

LIGUORI 5
Pericoloso come il sale nella caffettiera, ma poco concreto. Sembra uno spettatore. Tutto fumo e niente arrosto, quel tiro dopo 40 minuti è solo ‘na luce stroboscopica in mezzo alla nebbia. L’errore clamoroso a porta praticamente vuota è da farci ‘na processione in suo onore.

FERRARI 7
Entra, fa a cazzotti col Potenza come al muretto della spiaggia libera. Segna e rimette al centro una Bersagliera troppo imbruttita. Con la sua fisicità sembra ‘nu maradona da piazza della Concordia, voto da sagra del miracolo.

INGLESE 4,5
Comincia bene, poi sparisce tra le ragnatele del gioco. Chiude col destro, poi si accende solo il lampione dei ricordi. Nel finale pare uno che cerca i punti della patente. Assist finale, per chi ama le emozioni forti. ​

RAFFAELE (All.) 5
Partenza logica, a parte il perdurare dell’esilio incomprensibile di Ferraris, poi si incarta coi cambi come un turista che cerca la strada per Vietri senza navigatore. Lancia Ferrari, meno male. La difesa scoperta è ‘nu film horror già visto. Insistere con Inglese sembra ‘na commedia senza finale, costringendo così la squadra a giocare in 10.

Se questa squadra infilasse almeno la metà delle occasioni sciupate, a quest'ora saremmo già sul Corso a fare il bagno con lo champagne, il sindaco che ci porta le birre e Maradona che scende dal cielo per chiederci l'autografo! Invece no: continuiamo a sbagliare più gol di Totti alle dichiarazioni dei redditi, con un attacco che ha la mira di uno stormtrooper ubriaco e la cattiveria agonistica di un bradipo sotto Xanax.

Alla prossima, amici granata! Continuiamo a incrociare le dita più forte di quando aspettiamo i risultati delle analisi, pregando tutti i santi del calendario che Raffaele trovi 'sta benedetta quadra - magari su Amazon, visto che qui non si trova manco col metal detector. E soprattutto che spieghi ai nostri attaccanti cos'è 'sta roba misteriosa chiamata "GOL": quella cosa antica che si faceva ai tempi dei dinosauri, quando la porta avversaria non era un'installazione artistica ma un bersaglio da colpire. Forza Salerno, che ci meritiamo almeno un finale thriller! (E magari pure i titoli di coda, dai...) 

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 23 novembre 2025 alle 21:00
Autore: Giovanni Santaniello
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