Sette vittorie su nove partite, finalmente anche una difesa che concede poco o nulla all'avversario e vetta solitaria della classifica confermata alla vigilia del big match con il Catania. La Salernitana si riscopre anche più equilibrata, con meno estetica e più lotta. D'altronde non poteva essere diversamente su di un campo ai limiti della regolarità. Se c'è da combattere e da badare al sodo, questa squadra non si tira indietro, può scendere in campo col fioretto ma anche col bastone se serve. 

Sette vittorie arrivate tutte con un gol di scarto, di corto muso (tre per 1-0, tre per 2-1 e una per 3-2 contro la Cavese) e pazienza se qualche 'avversario' dirà che la squadra di Raffaele è solo fortunata. D'altronde come si dice, 'chi vince esulta, chi perde spiega' e infatti i granata al momento esultano e gli altri invece devono giustificare qualche scivolone che li ha costretti già ad inseguire. 

Sette vittorie di corto muso che mostrano la capacità di saper soffrire e riuscire comunque a portare a casa il risultato ma anche che c'è qualche lacuna da limare. I campani infatti non riescono a piazzare il colpo del k.o. nonostante arrivino le occasioni per farlo. Una situazione che va migliorata così come va migliorata la gestione degli ultimi 10-15 minuti di partita, quando la squadra si abbassa troppo e smette di fatto di giocare, pensando solo al sodo quando potrebbe invece amministrare il vantaggio facendo più possesso palla e andando a chiudere il match. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 13 ottobre 2025 alle 13:00
Autore: Lorenzo Portanova
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