La storia recente della Salernitana è un racconto di difese colabrodo e scelte sbagliate che hanno portato a due dolorose retrocessioni. Prima la caduta dalla Serie A alla Serie B, poi l'ulteriore scivolone in Serie C dopo i playoff persi contro la Sampdoria. Un doppio fallimento che avrebbe dovuto insegnare alla dirigenza granata l'importanza di costruire una difesa solida e affidabile, basata su giocatori motivati, in forma e già pronti.

Invece, l'ultimo colpo di mercato della società campana sembra ripetere gli stessi errori del passato: l'arrivo di Vladimir Golemic, difensore serbo di 34 anni, rappresenta l'ennesima scommessa su un veterano a fine carriera.

Golemic: un'operazione discutibile

Golemic, alto 192 centimetri, arriva come svincolato e dovrebbe rinforzare la difesa granata. Ma i numeri raccontano una storia diversa: nell'ultima stagione ha collezionato appena 6 presenze nella Super Liga serba con il Mladost, un minutaggio troppo basso per chi dovrebbe essere un titolare in Serie C.

La situazione si complica ulteriormente quando si analizza il recente passato del giocatore. La scorsa estate gli era stata negata l'idoneità sportiva a causa di un'aritmia cardiaca, problema che lo ha tenuto fermo per mesi prima di ottenere nuovamente il via libera medico.

Le pagelle del Crotone: un precedente preoccupante

Chi vuole capire le reali qualità di Golemic deve ripercorrere le sue prestazioni quando militava nel Crotone. Le pagelle di quel periodo raccontano di un difensore apparso spesso in difficoltà. Se già allora, in età più giovane, mostrava evidenti limiti, come si può pensare che a 34 anni, dopo un lungo stop per problemi cardiaci e con appena 6 presenze nell'ultima stagione, possa essere la soluzione ai problemi difensivi della Salernitana?

Faggiano: da estimatori delusi

Dispiace dover criticare il lavoro di Daniele Faggiano, direttore sportivo che abbiamo ripetutamente lodato in queste settimane per la sua capacità di fare mercato a Salerno "con i fichi secchi", puntando su svincolati di qualità. Ma l'operazione Golemic rappresenta un passo indietro rispetto al buon lavoro svolto finora e occupare un posto in lista così ci fa temere si sia rassegnato a mollare pedine indispensabili come Tascone e Capuano.

La strategia degli svincolati può funzionare quando si punta su giocatori motivati, magari scontenti della precedente esperienza ma ancora in forma. Golemic, invece, arriva dopo un anno travagliato, con pochissimo minutaggio nelle gambe e all'età di 34 anni.

Il rischio di realizzare una bella incompita

La Salernitana di oggi è una bella incompiuta, una squadra che sta cercando di ricostruirsi dopo il doppio trauma delle retrocessioni. Proprio per questo motivo, ogni scelta di mercato dovrebbe essere ponderata con estrema attenzione. Non si può pensare di rinforzare la difesa con un giocatore dalle caratteristiche così dubbie, rischiando di compromettere il lavoro di ricostruzione in corso.
Il punto forte di Golemic è la solidità nei duelli, soprattutto sulle palle alte. E l’essere stato spesso capitano e riferimento nello spogliatoio del Crotone, dimostra una buona leadeship. E' stato sempre descritto da compagni e allenatori come serio, umile e dedito al lavoro.
Ma sono noti anche i suoi punti deboli: non è rapido negli spazi aperti, soffre attaccanti veloci che lo puntano in campo largo. E contro squadre che giocano molto in profondità può andare in difficoltà.  Non è un difensore moderno nel palleggio. Predilige il lancio lungo o lo scarico semplice piuttosto che l’uscita palla al piede. E il calcio che predilige mister Raffaele richiede centrali capaci di impostare. In difese che salgono molto rischia di lasciare metri dietro di sé. Rende meglio in una retroguardia bassa o media, più che in sistemi difensivi molto coraggiosi.

La necessità di una svolta

Le due retrocessioni consecutive dovevano essere una lezione di umiltà e realismo per la Salernitana. Puntare su giocatori a fine carriera, reduci da stagioni negative o da lunghi stop, significa non aver capito che il calcio moderno richiede atletismo, continuità e motivazione.

La speranza è che questa operazione non si riveli l'ennesimo passo falso di una società che ha già pagato a caro prezzo le proprie scelte sbagliate. La Salernitana merita di più, i suoi tifosi anche.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 16 agosto 2025 alle 16:00
Autore: Giovanni Santaniello
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