Mancano solo cinque giorni al 2 Gennaio, data dello start della sessione di calciomercato invernale ma sembra essere iniziato già da parecchio. Eh si perchè la pausa mondiale ha allungato i tempi di questa sessione, permettendo alle società di muoversi già da fine Novembre verso quelli che potrebbero essere gli obiettivi di mercato per rinforzare, o sfoltire, le rose di partenza di questa anomala stagione 2022/2023. La Salernitana ha già messo a segno il primo colpo, Ochoa, adocchiato proprio al mondiale qatariota per sopperire all'assenza di Sepe, fermatosi per infortunio durante questa sosta. Una sosta che però ha cambiato i piani e le strategie di molte squadre, complici infortuni e mondiale appunto. La Salernitana è una di queste, che in questo periodo di stallo ha perso, oltre Sepe, anche Maggiore e Mazzocchi per qualche mese, obbligandosi a ricorrere ai ripari il prima possibile. Un mercato di puntellamento ha dunque lasciato il posto ad un mercato di "recupero", che ha come primo obiettivo quello di sostituire, almeno parzialmente, i calciatori usciti malconci da questa 45 giorni di pausa autunno-invernale.  

Ma cosa bolle in pentola? Tanta roba, anche di buona qualità. Eh si perchè patron Iervolino ci ha viziato finora, con colpi ad effetto e nomi a sorpresa, anche di indubbio valore, pronti a far alzare quell'asticella sempre di più, per rendere il decimo posto non un utopia, ma qualcosa di raggiungibilissimo. L'obiettivo resta sempre la salvezza, anticipata, chiariamolo, ma quel decimo posto stuzzica e non poco, magari con vista sulla zona Europa. E allora è lecito aspettarsi qualche colpo: Demme o Zurkowski sono le gemme, cosi come Sarr, il Sudamerica è la solita suggestione, magari alla ricerca del nuovo Ederson, per il quale si ringrazia sempre l'oggi premiato Walter Sabatini. E poi c'è la situazione esuberi e uscite: Capezzi, Kastanos, Micai, Fiorillo Kristoffersen e compagnia non rientrano più nei piani, Vilhena e Sambia non hanno convinto, Bonazzoli sta diventando un caso, da bomber titolare a meteora in cerca di una nuova piazza, nonostante i cinque milioni pagati e l'ingaggio pesante concordato. 

Una pentola piena di prelibatezze, ma occhio al condimento: lo chef De Sanctis dovrà essere bravo ad amalgamare il tutto, per servire a Davide Nicola la migliore pietanza possibile, da impiattare e servire alla piazza di Salerno, affamata di gran calcio e di grandi palcoscenici. Iervolino è un buongustaio e punta alla stella, ma l'ambizione da sola non basta, serve la materia prima: la piazza freme, la tavola è già apparecchiata. Sediamoci e gustiamoci questo cenone di San Silvestro con un sapore completamente diverso da quello dello scorso anno. Buon anno a tutti e forza granata, sempre e comunque. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 29 dicembre 2022 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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