Quello del martedì è sempre un editoriale complesso, molto vicino alla partita che viene già commentata il giorno antecedente, il rischio di esser ripetitivi si corre. Ma la gioia di poter parlare di Serie A è così tanta che sì, il rischio lo corro e ben volentieri. Anche se stavolta c'è poco da parlare di Serie A e calcio giocato, e non perché non si sia digerita l'ennesima sconfitta, non ci sia stato un cambio di passo, Simy è la brutta copia di quello visto lo scorso anno la Crotone, la società continua a non fare mea culpa, la classifica piange e lo spettro della B si avvicina... tutte cose vere e pesanti, ma la questione più vera del weekend è stata la vile aggressione ai tifosi della Salernitana che si erano recati a Roma per assistere al match contro la Lazio. Sull'edizione on line de Il Tempo, ieri, si leggeva questo: "alcuni tifosi laziali hanno accerchiato e accoltellato due giovani tifosi granata in trasferta a Roma. I ragazzi avevano appena finito di pranzare e si stavano recando allo stadio, quando alcuni tifosi biancocelesti li hanno accerchiati con l'auto su viale del Vignola. Sono così partiti prima gli insulti, poi si è passati a calci e pugni fino all'accoltellamento. Un tifoso laziale ha sferrato alcuni fendenti a due salernitani che sono finiti in ospedale. Attualmente sono in osservazione al Gemelli ma non in pericolo di vita. Altri, hanno riportato contusioni. L'autore dell'aggressione sarebbe stato già identificato dalla Digos. Le violenze dei tifosi laziali sono poi continuate anche all'esterno dello stadio con una sassaiola contro gli autobus dei tifosi. Sono state danneggiate anche alcune auto provenienti da Salerno, con parabrezza sfondato".

Non credo servano commenti. Non nel 2021, quando certi tipi di violenza dovrebbero esser superati (è vero, non lo sono, e la deriva culturale della nostra società, intesa come paese, come Italia, lo dimostra). Serviva semmai una ferma condanna da parte di istituzioni, autorità e soprattutto da parte di Claudio Lotito, non perché fino allo scorso anno era il presidente della Salernitana, ma perché, da presidente della Lazio, condannando i suoi, avrebbe dato un messaggio culturale che potrebbe essere la prima goccia per un cambio radicale di mentalità; e non diciamo che sarebbe stata fine a sè stessa la cosa, perché il mare si fa con le gocce. Tante, tutte assieme. Basta iniziare. La politica si è risentita per il divieto di trasferta imposto ai laziali in Europa League, dovuto soprattutto a motivi politici spiegati dal Ministro dell'Interno francese (la gara in oggetto era quella contro il Marsiglia), nessuno interviene però per la situazione descritta prima, e che a parti inverse, inutile negarlo, avrebbe scaturito interminabili - e comunque sacrosante - polemiche. Che avrebbero avuto però una chiara matrice, quella culturale: "i campani sono tutti così". Perché la violenza non è superata, gli stupidi stereotipi nemmeno

A cura di Claudia Marrone, giornalista di Tuttomercatoweb

Sezione: Editoriale / Data: Mer 10 novembre 2021 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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