Viene difficile proporre un editoriale quando, dopo una settimana, non è accaduto praticamente nulla al mercato in entrata. Dopo Iervolino, Milan e Faggiano anche il nuovo amministratore delegato Pagano ha assicurato che gli acquisti non dipendono dalle uscite, eppure c'è qualcosa che non torna. Guarda caso l'ultimo innesto (due settimane fa!) costava quanto lo stipendio di Ghiglione che era stato ceduto pochi minuti prima al Padova. 350mila euro in cassa utili a pagare la clausola rescissoria che il Cerignola aveva previsto per liberare Galo Capomaggio. Non si spiegherebbe altrimenti la presenza in ritiro, in incognito, del fantasista Knezovic e dell'attaccante Liguori senza mettere nero su bianco e senza consentire a due calciatori normalissimi di svolgere la preparazione estiva. Vogliamo scommettere che saranno convocati in sede per l'ufficialità non appena Bradaric tornerà al Verona?

Non è così che si riconquista la gente, da due anni il modus operandi è sempre lo stesso e  il fallimentare rendimento della Salernitana targata Iervolino imporrebbe investimenti milionari senza badare a spese e con l'unico obiettivo di allestire una rosa talmente forte da poter teoricamente ben figurare anche in cadetteria. Inutile illudersi, però. Sappiamo ormai come funziona. Il patron resta dietro le quinte, Milan promette felicità e parla del passaggio dalla A alla C con disarmante semplicità, il direttore sportivo di turno partirà con entusiasmo alle stelle salvo poi imbattersi in una serie di paletti e l'allenatore sarà il primo capro espiatorio qualora le cose andassero male. Intendiamoci: alla fine siamo sicuri che la squadra sarà competitiva. Ma è passato un mese dall'inizio del mercato e Raffaele, in conferenza stampa, pur con garbo e stile ha mostrato una certa insofferenza per le operazioni a rilento. Ogni volta che c'è da mettere mano al portafoglio c'è sempre l'ostacolo dietro l'angolo, come insegna la vicenda Casasola. Al 30 luglio manca il portiere titolare, il difensore centrale che faccia la differenza, un tandem di spessore a centrocampo, la coppia di esterni di destra e il bomber da doppia cifra. Considerando che tra tre settimane si inizia con le gare ufficiali possiamo dire che, ad oggi, il voto all'operato collettivo non arriva alla sufficienza, al netto dell'arrivo di gente teoricamente buona per la C. C'è poi una riflessione da fare su chi è destinato ad andare via, si spera presto.

E' vero che legittimamente ogni lavoratore tutela i propri interessi, ma ci vorrebbe anche un minimo di umiltà e di presa di coscienza. Pensare che un Lovato o un Maggiore, tra gli artefici della doppia retrocessione, avanzino anche pretese economiche o che Daniliuc non si presenti in ritiro e si fotografi mentre si gode vacanze non autorizzate fa accapponare la pelle. Complimenti ai precedenti direttori sportivi che hanno dilapidato milioni di euro disattendendo la promessa - discorso generale - di portare a Salerno prima uomini e poi calciatori. Speriamo che stavolta la bonifica sia definitiva, siamo stanchi di vedere atteggiamenti insofferenti che rischiano di minare anche l'entusiasmo del nuovo gruppo. Veniamo ora a un'altra nota dolente: i calendari. Salernitana-Siracusa, Salernitana-Atalanta23, trasferte con Picerno, Altamura, Monopoli, Siracusa e Casarano: ecco, ci stiamo veramente rendendo conto del regalo che ci ha fatto la società, capace di passare da San Siro agli sfottò che arrivano nientemeno che da Cava e Caserta,oltre che da quella Napoli che dice di snobbarci ma che non perde occasione per ricordarci il doppio salto all'indietro (ah Dia, che hai combinato?!).Solo per questo occorrerebbe uno scatto d'orgoglio, con investimenti seri, onerosi, senza limiti. O il progetto triennale prevedeva la zona sinistra in Lega Pro? E pensare che tuttora c'è una minoranza rumorosa che critica i romani, quelli che ci avrebbero tolto la dignità lasciandoci in A con un bilancio in attivo e una rosa che valeva milioni. In fondo un po' di serie C farà bene a tutti, visto che non c'è componente esente da responsabilità.
 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 30 luglio 2025 alle 00:01
Autore: Maurizio Grillo
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