Come cambiano le cose in una settimana. Mercoledì scorso eravamo qui a discutere di come, con una società forte e sana guidata da un presidente intelligente e bravo ad entrare nel modo giusto all'interno del meccanisco Lega Calcio ed affini, e un direttore sportivo bravo e rispettato, la Salernitana poteva fare un grande mercato. Tutti i giocatori sondati avevano lasciato una porta aperta, affascinati dalla favola dei granata di mister Nicola, da una presidenza lungimirante ed ambiziosa e da un direttore sportivo tra i migliori d'Italia, e non solo. Ed invece a distanza di una settimana ci ritroviamo con il solito pugno di mosche, con tutte le trattative in dirittura d'arrivo congelate (vedi Izzo) o addirittura bruciate al momento (vedi Sansone), in attesa di capire chi sarà il nuovo timoniere della squadra granata, in ottica mercato ovviamente. 

I nomi che stavano impazzando su testate e social si sono arenati, facendo da contraccolpo allo sfoltimento della rosa che ad oggi ancora non è stato neanche abbozzato, con circa una quindicina di giocatori in esubero e non più in linea a quella che è la causa granata, almeno secondo Davide Nicola. Non è il caso di dire dalle stelle alle stalle, assolutamente e lungi da chi scrive, ma sicuramente siamo passati da una settimana infuocata e di fermento, che aveva accesso la piazza come non accadeva da anni, ad una settimana di gelo, tensione e perchè no, un pò di timore. Iervolino è un imprenditore intelligente e navigato, e anche se novizio del mondo del calcio, non è sicuramente l'ultimo arrivato; con lui l'AD Milan, persona di grande professionalità e prestigio, saprà sicuramente fare la cosa giusta e decidere per il meglio della squadra e della città. Una città spaccata tra i pro-sabatiniani ed iervoliani: in questo momento non c'è da dividersi, ma come sempre da compattarsi attorno a squadra e società. Sabatini è stata una grande, bellissima e intensissima parentesi nella storia granata, Iervolino è il presente ed il futuro dei granata, oltre ad essere colui il quale ha evitato il nostro annietamento dal calcio che conta. Ed allora lasciamo tempo e spazio alla società di operare nel migliore de modi, e se ci dovessero essere altre settimane di stallo poco importa: ci riprenderemo anche quello, come abbiamo fatto con la grande cavalcata verso la permamenza in massima serie. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 09 giugno 2022 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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