E’ un punto guadagnato o due punti persi? Classica domanda che alla vigilia della gara avrebbe avuto un’unica risposta. Poi, per come sono andate le cose in campo, alla fine siamo convinti che bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno. Una partita che aveva aspettative ottimistiche si è subito messa male, con gol e raddoppio che avrebbero ucciso un toro infuriato. Il gol di Gondo realizzato a un soffio dalla fine del primo tempo ha dato ossigeno ai padroni di casa e meno sicurezze agli ospiti. La rete del pareggio nel secondo tempo è il risultato logico di una gara che avrebbe dovuto prendere una piega diversa, ma che, a conti fatti, rispecchia quanto visto sul campo. Tornando al discorso del punto guadagnato, c’è da annotare lo zero in classifica cancellato e un aspetto caratteriale recuperato. I precedenti ko hanno visto la squadra granata sgretolarsi di fronte agli eventi avversi, con gli scaligeri per fortuna è andata diversamente. Per carità, non vogliamo peccare di eccessivo ottimismo, la situazione di classifica e alcune lacune evidenziate in queste prime cinque gare di campionato difficilmente possono infondere fiducia ai tifosi giustamente preoccupati, però il crescendo delle prestazioni e un campionato, in fin dei conti, tutto ancora da giocare, lasciano quantomeno la speranza che per il ritorno in Serie B (scongiuri facendo, siete autorizzati), aguzzini e tirapiedi devono ancora patire.

Intanto, Castori dato per spacciato una settimana fa, resta ancora in sella. Senza farsi prendere dall’ansia e dall’impulso, forse è giusto così. La squadra ha dato segnali di ripresa proprio quando il mister è andato in  seria discussione. Ovvio pensare che il gruppo, o almeno gran parte, sia ancora con lui. Per questo motivo, nonostante le deludenti aspettative di classifica, il trainer della storica promozione in massima serie, è ancora in sella. La squadra è stata costruita su misura per lui e una guida tecnica diversa potrebbe comportare troppe rivoluzioni soprattutto a livello tattico e in questo particolare momento delicato di torneo sarebbe controproducente.

Si potrebbe discutere sul modulo di Castori e teoricamente, almeno nei numeri, le soluzioni potrebbero essere diverse. Ma non è il momento degli esperimenti, che se non dovessero rivelarsi giusti, comporterebbero un ulteriore aggravio della classifica. Piuttosto, sarebbe opportuno che il mister granata si soffermi sulla difesa. Da inizio torneo l’area di Belec sembra diventata il ”salone delle feste” per gli avversari. Inammissibile che si debba faticare per gonfiare la rete avversaria, mentre per gli avversari basta prendere d’assalto il reparto difensivo per raggiungere prima o poi l’obiettivo. Cosa è successo al reparto che lo scorso anno ha consentito di conseguire l’ambita promozione con la sua ermeticità? Colpa dei singoli o di un centrocampo che non filtra abbastanza. O, addirittura, colpa di quello che è stato lo scorso torneo il miglior portiere della cadetteria? La verità è racchiusa, secondo noi, in tutti i fattori, tenendo ben presente che quello che in serie B riusciva alla perfezione, nella categoria superiore diventa molto più complesso.

Ora bisogna ripartire da quel misero punticino in classifica e da una maggiore convinzione dei propri mezzi. La strada è in salita, inutile illudersi, ma la cosa peggiore che possa danneggiarci in questo momento è la rassegnazione di non essere all’altezza della Serie A. Ci chiediamo: è mai possibile quando in rosa possono annoverarsi calciatori del calibro di Ribery, Simy, Bonazzoli, senza voler dimenticare i due Coulibaly e i “vecchi” Djuric e Gondo, eroi dello scorso torneo?

Sezione: Editoriale / Data: Ven 24 settembre 2021 alle 00:01
Autore: Maurizio Grillo
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