Abbiamo intervistato durante la nostra trasmissione "SeiGranata" il dirigente sportivo e opinionista Vittorio Galigani, ecco quanto ha dichiarato sulla Salernitana e anche sul tema del settore giovanile che non va certamente trascurato:

Si aspettava questo secondo posto e che finale di stagione sarà? 

"Il campionato volge al termine, ciò significa che la Salernitana se la giocherà fino alla fine. Ci sono qualità tecniche ma anche morali, Fabrizio Castori ha trasmesso grinta e temperamento. C'è il condottiero giusto per lottare, anche per la promozione diretta. Si legge che Monza ed Empoli siano già in serie A, vedremo se sarà così. Il Lecce si è rifatto sotto, ma credo non sia attrezzato per la seconda piazza".

Un giudizio sul mancato arrivo dell'attaccante a gennaio...

"A inizio stagione società e direttore sportivo fanno il progetto e si riferiscono le volontà all'allenatore. C'è grande stima per Tutino, sappiamo quali sono le caratteristiche di Djuric e anche Gondo dice la sua quando è chiamato in causa. La classifica parla da sola, se la Salernitana è seconda col Monza vuol dire che ha una buona squadra".

Per vincere, però, manca esperienza in avanti. Ora va tutto bene, ma si segna poco e il calendario è difficile...

"Se dopo due terzi del campionato sei ancora lì vuol dire che il gruppo ci crede ed è affiatato con l'allenatore. Avesse preso un giocatore da 20 gol a campionato..."

Le piace questa Salernitana? I calciatori di qualità hanno poche possibilità di esprimersi e il cinismo potrebbe non bastare...

"Il bel gioco non porta i risultati, il DNA di Castori ha caratteristiche precise e in altre piazze ha avuto soddisfazioni. A Salerno ha portato le sue qualità, dopo tanti anni si lotta per qualcosa di importante. La piazza si lamentava in passato, oggi è stata accontentata. L'estetica non paga".

Cosa fa oggi Galigani?

"Mi diverto a fare l'opinionista e mi piace scrivere, dò una mano al Taranto sperando si possa vincere il campionato. Lì c'è Francesco Montervino, che voi a Salerno conoscete benissimo".

Settore giovanile. Chi lotta per la serie A può avere un vivaio che fa acqua da tutte le parti?

"E' il discorso di prima: la società dispone, i fatti sono la conseguenza. Per la prima squadra c'è il serbatoio che viene da Roma, le scelte dei giocatori vanno in quella direzione lì. Si passa da Villa San Sebastiano, poi tornano alla Lazio dopo l'esperienza di Salerno. Non solo lì, ma in tutta Italia ci sono delle difficoltà per i settori giovanili. E' una politica sportiva scelta dall'azienda, la Salernitana partecipa ai campionati come da regolamento ma ci sono scelte ben precise".

Sezione: Esclusive TS / Data: Mar 16 marzo 2021 alle 12:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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