Partenza con il freno a mano per il nuovo Empoli di Paolo Zanetti, con 3 pareggi in 4 gare, nelle quali spicca quello in 9 uomini contro la Fiorentina nel derby toscano. Meno forza in avanti dopo aver perso Pinamonti, ma più alternative in mediana, anche grazie allo sforzo per confermare sia Bajrami che Parisi.

IL MODULO DI GIOCO. Zanetti è stato scelto anche perché in linea con i suoi predecessori: quindi continuità con il 4-3-1-2 come visto lo scorso anno a Venezia e come portato avanti da Andreazzoli nel dopo Dionisi. Possesso palla, fraseggio e azione manovrata alla ricerca dell’imbucata, con perno sul trequartista in appoggio al tandem d’attacco: sono queste le caratteristiche principali del gioco di Zanetti e dell’Empoli di quest’anno.

LA FASE DI POSSESSO

Costruzione e Sviluppo: Zanetti alterna costruzione diretta a costruzione dal basso: nel primo caso è Vicario a cercare la prima punta fisica, Destro o Lammers, che provano a mettere giù o spizzicare in genere per le due mezzali, che a loro volta aprono sui terzini che si spingono in avanti. Nel secondo caso invece è Marin, play basso, che viene a prendersi la palla davanti all’area e da il via alla manovra, dialogando con le mezzali o cercando l’ampiezza con i terzini che salgono. Nello sviluppo del gioco è fondamentale il ruolo il trequartista, Bajrami, come lo era Aramu lo scorso anno, che viene sempre dentro al campo a far sviluppare la manovra. Bajrami detta il fraseggio e ne porta i tempi, cercando triangolazioni con le mezzali in attesa del movimento di uno dei due attaccanti per tentare l’imbucata. Molto gioco si sviluppa sul laterale, specie su quello sinistro, dove si punta molto sulle qualità di Parisi: i terzini si sovrappongono in contemporanea offrendo sempre due soluzioni al portatore di palla e doppiandosi con le mezzali di riferimento.

Rifinitura e Finalizzazione: la rifinitura avviene per la maggior parte dell’esterno, come anticipato in precedenza, con cross dal fondo e dalla trequarti per Destro o Lammers. Alternativa è l’imbucata di Bajrami, bravo a vedere la luce e cercare il movimento delle due punte in campo.

LA FASE DI NON POSSESSO

Fase Difensiva: la squadra di Zanetti applica un pressing in zona centrale con i giocatori offensivi, che ha l’obiettivo di far velocizzare la manovra avversaria e non farla ragionare e di spingerla sull’esterno, dove si formano le coppie mezzali-terzini per avere la superiorità numerica. La squadra arretra il baricentro passando ad un coperto 4-4-2 con due linee da 4 precise, e con Bajrami che si abbassa insieme a Marin davanti alla difesa. La difesa marca a uomo e segue passo passo gli avanti avversari, con una linea bassa che non applica quasi mai il fuorigioco.

Transizione Negativa e Positiva:  in caso di riconquista del pallone, la scelta ricade sempre sul contropiede rapido e sulla verticalizzazione immediata. Si cerca subito una delle punte, che restano molto vicine e cercando lo scambio per andare al tiro. Nel caso di palla persa in uscita, la squadra regredisce piano piano, abbassando il baricentro in modo graduale, senza azzardare un pressing e una riconquista immediata.

PUNTI DI FORZA E PUNTI DI DEBOLEZZA

Plus: Organizzazione tattica, gioco laterale, buona presa della profondità

Malus: Fase difensiva, transizione negativa quando porta tanti uomini in avanti.

POSSIBELE CHIAVE DI LETTURA

L’Empoli è apparso in questo inizio di stagione meno completo e funzionale dello scorso anno e soprattutto meno esplosivo in fase offensiva, vista anche l’assenza di Pinamonti. La squadra sembra non recepire ancora al meglio le direttive del suo nuovo tecnico, e quindi molti meccanismo non funzionano ancora bene come la transizione negativa. Sulla riconquista della palla e sulla ripartenza Nicola potrà trovare grandi opportunità per fare male all’Empoli, specie se continuerà la fluidità di manovra data soprattutto dall’innesto di Maggiore. Solita partenza alta ed aggressiva che chiuderà l’Empoli nelle propria metà campo, alla ricerca del gol che potrebbe aprire la partita: non segnare subito infatti porterà la gara sul canovaccio preparto da Zanetti, cioè chiudersi per cercare l’episodio. I movimenti di Dia e Bonazzoli sulla trequarti potrebbero mettere in crisi il reparto arretrato toscano, che in fase centrale sembra molto più penetrabile che dall’esterno.

Sezione: L'avversario / Data: Sab 03 settembre 2022 alle 22:30
Autore: Roberto Sarrocco
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