Tra i tanti motivi che hanno spinto la proprietà a non rinnovare la fiducia a Gian Piero Ventura non ci sono solo la gestione del gruppo e la classifica fallimentare rispetto alle potenzialità della rosa, ma anche alcune scelte fatte in sede di mercato che hanno fatto spendere tanti soldi senza avere un minimo di rendimento. Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, era stato l'amico e collega Gianluca Grassadonia a sponsorizzare la candidatura del difensore Billong e del centrocampista Firenze, allenati rispettivamente a Foggia e Vercelli. In entrambi i casi pluriennali onerosi, ma una media voto ben al di sotto del 5. Il primo ha chiuso il campionato da fuori rosa dopo gli errori clamorosi di Ascoli, il secondo è andato via a gennaio senza risparmiare qualche stoccata polemica. Non è finita qui. Sempre Ventura, come noto, ha voluto Thomas Heurtaux: professionista esemplare, calciatore con un passato importante, ma un apporto alla causa praticamente pari allo zero. Ciliegina sulla torta Alessio Cerci. Quando il 13 luglio di un anno fa la dirigenza palesò perplessità per le condizioni fisiche dell'atleta dettate dalla lunga inattività, Ventura si arrabbiò e quasi "impose" la firma del suo pupillo. 250mila euro che, col senno del poi, potevano essere spesi per un altro attaccante. Dopo le gare interne con Perugia e Frosinone la società avrebbe voluto già interrompere il rapporto lavorativo così come dopo il lockdown, ma Ventura ha chiesto espressamente di chiudere l'anno con il gruppo originario. Anche in questo caso senza assunzione di responsabilità. 

Sezione: Mercato / Data: Lun 03 agosto 2020 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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