Nel corso della riunione di questo pomeriggio con il Comitato Tecnico Scientifico, il premier Giuseppe Conte ha parlato diffusamente del rischio di un nuovo lockdown dettato da numeri crescenti e che lasciano presagire scenari drammatici in vista dell'arrivo dell'inverno e del normale virus influenzale. La sospensione dei campionati professionistici, scongiurata appena una settimana fa, torna ad essere argomento di discussione, ancor di più dopo il caso Reggiana che farà discutere a livello nazionale. Stando a quanto trapela in queste ore, si starebbe valutando la possibilità di fermare tutte le attività per un mese consentendo alle società non solo di recuperare tutti i calciatori (senza mandarli in giro per il mondo con le Nazionali), ma anche di rivedere i protocolli e i regolamenti adattandoli alla contingenza. Naturalmente la FIGC e le varie Leghe, che hanno rimarcato le difficoltà economiche dei presidenti, si opporrebbero e la linea della Salernitana è, grossomodo, quella delle altre: i club hanno rispettato i protocolli, hanno speso soldi per consentire agli atleti di allenarsi e di effettuare i tamponi, senza dimenticare i milioni di euro investiti da tanti in estate per il mercato. Fermare tutto, con le tv che minacciano di dimezzare gli incassi, significherebbe condannare il calcio alla fine. E siamo appena alla sesta giornata. E così la via di mezzo potrebbe essere quella della famosa "bolla", con giocatori in ritiro, senza contatti nemmeno con i familiari per almeno un mese. Come la prenderà l'AIC? 

Sezione: News / Data: Sab 31 ottobre 2020 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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