C'è chi rinvia una scenografia annunciata da tempo in segno di rispetto per le vittime del dramma in Emilia Romagna, chi invece decide di celebrare in provincia di Salerno lo scudetto...del Napoli. E già questo è un qualcosa che ha fatto discutere. Perchè Amalfi e tutta la costiera sono da sempre feudo granata e non sarà uno sventolio di bandiere azzurre sulle scale del Duomo a far passare un messaggio differente. Chissà a parti invertite, con 100 tifosi della Salernitana che sfilano a Piazza Garibaldi, come commenterebbero i tifosi del Napoli, quelli che "non ci pensano proprio" ma che hanno colorato gabinetti di granata, bruciato maglie e cantato "Tornerete in serie B" al posto di godersi la gioia per il primo posto. Ciò detto. Lo sapevano anche le pietre che il 24 maggio è un giorno molto difficile per Salerno, per la sua provincia, per decine di migliaia di tifosi, per quattro famiglie lacerate dal dolore per la tragedia del 1999. E proprio per questo riteniamo che organizzare una festa nella giornata di ieri sia stato quanto meno fuori luogo. I tantissimi messaggi pubblicati sui social dai supporters del cavalluccio vanno proprio in questa direzione. Non vogliamo scadere nella demagogia, strumentalizzare la vicenda o mettere in dubbio la buona fede di chi ha organizzato la manifestazione che, numeri alla mano, non ha certo fatto registrare un numero elevato di presenze. Amalfi, lo ribadiamo, è strapiena di tifosi della Salernitana.

Ma ieri era doveroso e obbligatorio rispettare il lutto della città dedicando ogni energia semplicemente per ricordare Enzo, Ciro, Peppe e Simone e per abbracciare idealmente i propri cari. Stop. Su questo riteniamo saranno d'accordo anche i sostenitori del Napoli. Si può discutere da oggi a domani di queste feste in provincia di Salerno che, ai più, appaiono come una esagerazione e una ostentazione. Ognuno può tifare per chi gli pare, ci mancherebbe, e in diverse zone ci sono vessilli azzurri ai balconi senza che nessuno si opponga. Come giusto che sia. Ma occupare piazze, strade e quartieri della provincia di Salerno per manifestazioni così grandi era proprio necessario? La prossima sarà Eboli, quasi interamente addobbata d'azzurro. "E' questione di identità: se altrove seguono il Napoli o le grandi della serie A vuol dire che non c'è appartenenza nè rispetto per Salerno" si legge sul web. La pagina "Identità Pisciaiuola" è ancora più perentoria: "Il paesino di Amalfi festeggia lo scudetto del Napoli, in data 24/05. Festeggiare, nel giorno di una triste ricorrenza per i Salernitani. Rinnegati, vergognatevi".  Alla società capitanata dal presidente Iervolino il compito di avvicinare quanta più gente è possibile alla Salernitana coinvolgendo le nuove generazioni cresciute a pane, fallimenti e Lega Pro e inevitabilmente attratte dai campioni della A o da chi vince i trofei. A chi organizza feste e kermesse quello di tener presente che ci sono date bagnate di sangue in cui il silenzio è obbligo morale.

Sezione: News / Data: Gio 25 maggio 2023 alle 15:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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