Ci sono partite che resteranno sempre scolpite nel cuore e nella mente dei tifosi, gare dalle mille emozioni che entrano di diritto negli annali del calcio salernitano a prescindere da come sia finito questo o quel campionato. Esattamente 18 anni fa, nel fu "Celeste", la Salernitana di Zdenek Zeman affrontava un Messina bisognoso di punti salvezza e che all'andata aveva sbancato l'Arechi per 2-1 approfittando della diserzione e di un calcio di rigore fallito da Vignaroli al 96'. "Fuori dalla lotta per la A? Ci basterebbe vincere tutte le partite per agguantare il quarto posto" disse il boemo all'indomani della sconfitta interna col Como, dopo la quale effettivamente iniziò una piccola rincorsa disperata con i successi di misura su Pistoiese e Siena. In Sicilia non si poteva sbagliare, ma al termine del primo tempo i peloritani conducevano per 1-0 grazie a Grabbi, al primo centro stagionale. Nella ripresa, tuttavia, autentico show degli ospiti, seguiti da una cinquantina di irriducibili: pari di Bellotto, vantaggio di Tedesco con un eurogol da 30 metri, sigillo di Vignaroli per l'apoteosi. Tutto alla vigilia del derby col Napoli. Lo stesso terzetto  che manderà a tappeto anche i partenopei dinanzi a 30mila spettatori in delirio. 

Sezione: News / Data: Mar 07 aprile 2020 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print