Un Governatore che illustra meriti personali e che oggi deve chiudere tutto perchè la Campania primeggia per contagi dovrebbe dare le dimissioni o, comunque, assumersi le proprie responsabilità. Vincenzo De Luca, però, sceglie la strada più semplice:lockdown in Campania alla faccia di migliaia di ragazzi depressi, impossibilitati a studiare o che, a breve, vedranno dal vivo le lacrime dei genitori che perderanno il posto di lavoro o abbasseranno per sempre la saracinesca. Tutto in una città di Salerno che conta pochissimi casi e senza che nessuno sappia spiegare cosa abbiano fatto i politici, in 5 anni, per risolvere il problema della sanità. Il nostro è un giornale sportivo e non è la sede opportuna per rimarcare determinate cose. Anche perchè è sotto gli occhi di tutti che a marzo, aprile e maggio (prima della campagna elettorale) si primeggiasse con numero di tamponi irrisorio. Ed era altrettanto prevedibile che, dopo le votazioni, ci sarebbe stato un atteggiamento da "tolleranza zero" che, se adottato in estate (quando i geni della politica donarono il bonus vacanze), avrebbe comportato una percentuale alle urne decisamente più bassa. Piangere sul latte versato è inutile, oggi stiamo imparando che un virus che produce un esercito di asintomatici è sufficiente per mandare al tappeto una regione e un Paese che, ora, dovrà investire miliardi di euro per ridare agli italiani quello che sta togliendo. 

Quanto al calcio, la Salernitana aspetta indicazioni. Un lockdown nazionale rappresenterebbe l'inizio della fine: i campionati sarebbero bloccati a tempo indeterminato, per buona pace di quelle migliaia e migliaia di persone che lavorano con lo sport. Ci saranno sempre i superficiali e gli ignoranti che sminuiranno il ruolo socio-economico del calcio, che diranno che in questo momento una partita di pallone è l'ultimo dei problemi. Gente che non merita nemmeno risposta e considerazione. La situazione attuale, comunque, è la seguente: domani la partita si dovrebbe giocare regolarmente con i mille spettatori tra distinti e tribuna (ma inevitabilmente lo show del Governatore inibirà tanti potenziali tifosi ancora indecisi), dalla prossima gara in poi la Salernitana scenderebbe in campo in un contesto molto simile a quello di giugno e luglio. Forse anche senza giornalisti, se non in numero ridottissimo. In pratica un lockdown regionale non può fermare l'attività dei club professionistici. Tra stasera e domani mattina il quadro sarà più chiaro, la dirigenza e la società stanno attivandosi per chiedere lumi alla Regione. Sapendo che quanto detto ora potrebbe essere ribaltato tra 10 minuti. 

Sezione: News / Data: Ven 23 ottobre 2020 alle 16:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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