De Cesare: "Chi ha subito batoste in tutti gli stadi italiani meritava una società e una squadra di questo livello"

Intervistato dal collega Antonio Longobardi, l'ex calciatore della Salernitana Ciro De Cesare si è detto entusiasta della squadra allestita dal presidente Danilo Iervolino: "L'anno scorso è arrivata una salvezza soffertissima, è ovvio che la proprietà non abbia alcuna intenzione di rivivere quella serata del 22 maggio in cui tutti abbiamo veramente temuto la beffa. Sono arrivati giocatori di ottimo livello, altri sono fuori e devono recuperare dai rispettivi infortuni mentre altri ancora sono giovani e dovranno inserirsi gradualmente. Se Nicola riuscirà ad integrare tutti in breve tempo, sono convinto che possiamo toglierci enormi soddisfazioni. Contro la Roma avevo visto una Salernitana un pochino contratta, già a Udine si erano notati passi in avanti mentre il 4-0 con la Sampdoria mi ha impressionato un sacco. E non mi riferisco al risultato rotondo, quanto all'aggressività, all'atteggiamento, alla grinta, alla voglia di mettere in partita ciò che si prova negli allenamenti settimanali. A tratti si è vista un po' la Salernitana di Delio Rossi, quella che giocava a memoria e divertiva. Certo, altri tempi, altri giocatori e altri avversari. Ad ogni modo so che il presidente ha parlato di zona sinistra della classifica e credo faccia bene ad alzare l'asticella per tenere tutti sulla corda, ma in cuor suo sa bene che ci vorrà tempo per consolidarsi in questa categoria. La differenza la fanno i tifosi, quelli che più meritano di vivere questa nuova era granata sono i 5-6mila che giravano l'Italia con una squadra ultima in classifica, quasi retrocessa e senza società cantando ininterrottamente anche sullo 0-4. Sono loro ad aver dato stimoli al club di investire a Salerno, sono loro che sapranno spingere la Salernitana nei momenti di difficoltà che vanno messi in preventivo in massima serie .Si sta creando il connubio giusto tra squadra ed ambiente, già a Bologna abbiamo le carte in regola per disputare una partita di livello. Piatek? Ero certo sarebbe arrivata la ciliegina sulla torta, prendere tanto per prendere non serviva. Dia mi ha impressionato tantissimo e credo sarà un punto di forza determinante".