Due partite a porte chiuse e una sconfitta a tavolino che non cambia l’esito di uno spareggio salvezza già segnato ma che lascia un segno sulla stagione fallimentare della Salernitana e condizionerà anche l’avvio della prossima, questa volta in Serie C. Il lancio di sediolini, fumogeni e petardi da alcuni settori dell’Arechi e il tentativo di invasione che hanno costretto l’arbitro Doveri (anche lui protagonista di una serata da dimenticare) a interrompere la sfida con la Sampdoria dopo 66’ avrà altre inevitabili conseguenze. Gli agenti della Digos della Questura di Salerno stanno visionando le immagini video registrate dalle telecamere di sicurezza per risalire all’identità dei responsabili dei disordini e a quella di chi ha colpito uno steward con un pugno al volto: in arrivo denunce e Daspo.

Ricorsi, polemiche e tensioni hanno preceduto il contestato playout con la Sampdoria che si è giocato a distanza di oltre un mese dalla conclusione del campionato a causa della vicenda Brescia. La Salernitana è pronta ad altre battaglie legali. Ora, però, bisogna fare i conti con la seconda retrocessione consecutiva, il ritorno in C dopo dieci anni non è altro che il naturale epilogo di due stagioni orribili dal punto di vista sportivo. Dal calcio dei campioni alla terza serie in poco più di un anno, un doppio salto all’indietro, naturale conseguenza dei troppi errori di gestione societaria che il club di Iervolino ha collezionato, di scelte sbagliate nonostante gli investimenti effettuati. Due anni fa la Salernitana sognava in grande dopo aver conquistato una meritata salvezza con Sousa in panchina e Dia terzo miglior realizzatore della A.

Invece due estati dopo tra avvicendamenti alla direzione sportiva (De Sanctis, Sabatini, Petrachi e Valentini) e in panchina (Sousa, Inzaghi, Liverani e Colantuono in A, Martusciello, ancora Colantuono, Breda e Marino in B), e via vai di giocatori, alcuni improbabili arrivati con l’algoritmo (il giamaicano Trivante Stewart) e solo 13 vittorie in 76 partite e 132 gol al passivo (compresi i quattro subiti dalla Samp), la Salernitana si ritrova ad affrontare la C con un rapporto lacerato tra proprietà e tifosi.

Tra due settimane inizia il ritiro a Cascia, occorre fare tesoro dei troppi errori, affidarsi a un dirigente esperto e competente e un allenatore di categoria per costruire un gruppo di valore. Una rosa nuova perché 23 calciatori sono ai saluti, 14 sono sotto contratto ma potrebbero andare via. In giornata il Verona decide se riscattare Bradaric (probabile) e Daniliuc (più difficile). Occorre sistemare gli altri anche perché hanno contratti già importanti per la B, figuriamoci in C. Ed allora acquirenti cercasi per Sepe, Lovato, Maggiore e altri. Sarà rivoluzione, cambierà anche il presidente (Busso si dimetterà) ma bisogna fare presto.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mar 24 giugno 2025 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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