Dalla A alla C in due anni, per la Salernitana adesso sono dolori

Allo stadio Arechi di Salerno si è consumato un 'atto finale' tutt’altro che sportivo, in un clima teso e carico di rabbia. Una protesta violenta, contemplata e monitorata dalle forze dell’ordine che ha preso forma attraverso il lancio di oggetti, fumogeni, petardi e persino seggiolini divelti dagli spalti. Già scattate le indagini da parte della Digos della questura di Salerno che attraverso le registrazioni video provvederà ad identificare e denunciare i protagonisti della clamorosa protesta. "Ma da queste macerie bisogna ripartire, con dignità e responsabilità", ha chiosato il sindaco di Salerno. Resta da capire in che modo e con chi.

Le cause della retrocessione sono, però, antecedenti al teatrino dell’ultimo mese, ai veleni sgorgati dopo l’annullamento del playout determinato dalla classifica (Frosinone-Salernitana), all’implosione del 'caso Brescia' e delle dubbie e contestate decisioni prese da Doveri e Var in occasione della gara dell’Arechi. Dalla primavera del 2024, già retrocesso dalla Serie A, il club granata non ha lavorato per ripartire, provando solo a recuperare una parte degli investimenti sostenuti o in alternativa cedere a nuovi investitori. Con queste premesse è stata costruita una squadra incompleta ed inadeguata alla categoria, poi corretta peggio nel mercato di riparazione.

Errori di superficialità, confusione, approssimazione, continui sbalzi di umore che hanno portato a ribaltoni e a scelte fatte senza una precisa logica. Al netto del 'pastrocchio' generato da decisioni politiche assai dubbie e che saranno approfondite e discusse nelle aule di giustizia sportiva ed ordinaria, il finale sportivo era già segnato.

Ed ora? "Senza attendere l’esito dei ricorsi, ci rimetteremo subito a lavoro per allestire un team in grado di ritornare immediatamente in cadetteria", questa la solenne promessa fatta a caldo dell’ad Milan, su imput preciso del patron Iervolino, mentre all’esterno dell’Arechi ancora risuonava il fragore dei petardi. Già salutati il tecnico Marino ed il ds Valentini è già scattato il casting per management e gruppo squadra. Dopo due retrocessioni in due stagioni, per la Salernitana comincia tutta un’altra storia, non sarà semplice per il Cavalluccio campano riemergere dalla Serie C.