Questo l'articolo di Gianluca Sartori sul quotidiano "Il Corriere Torino" in ricordo di Luigi De Sio, tifoso della Salernitana trapiantato a Torino e deceduto alcuni giorni fa:

Vent’anni fa denunciava la presenza dell’amianto negli uffici postali di Torino, in particolare in quello di via Reiss Romoli. Diceva il vero, Luigi De Sio, e lui stesso ne ha pagato un prezzo altissimo. L’ex sindacalista del Failp è mancato all’età di 72 anni a causa del mesotelioma, patologia sentinella relativamente agli influssi del minerale killer sulla salute. Lo piangono gli amici di Torino e Salerno, la città natale. Da giovane, Luigi si era spostato dalla Campania per cercare lavoro, prima in Svizzera e poi a Torino.

Ha trovato impiego nelle Poste e poi si è impegnato nel mondo sindacale: aveva infatti una grande verve e un’inclinazione spiccata al mettersi a disposizione dei colleghi nel combattere battaglie che interessavano tutti. Era una persona vulcanica, che non ha potuto godersi la pensione come avrebbe meritato. Ma ha affrontato la malattia con la grande dignità che lo ha sempre caratterizzato. Luigi aveva l’argento vivo addosso, e allo stesso modo interpretava la sua grande passione: il calcio. Ha vissuto il mondo del pallone anzitutto come allenatore, lavorando nelle giovanili di alcuni club cittadini, tra cui il Barcanova: ripeteva spesso con orgoglio di aver contribuito alla crescita professionale di Simone Loria, difensore torinese poi arrivato a giocare in Serie A e nel Torino dopo una lunga gavetta di cui anche De Sio ha fatto parte.

Inoltre, Luigi è stato un grandissimo tifoso della Salernitana e ha fondato il Salernitana Club Torino, punto di riferimento per tutti i tifosi del nord Italia. Grazie al suo spirito d’iniziativa era l’anima del sodalizio di sostenitori della squadra granata: organizzava ritrovi e trasferte in tutta Italia per la sua fede calcistica. E portava avanti rapporti proficui con lo stesso club oggi militante in Serie B: la Salernitana stessa ha diramato una nota ufficiale per unirsi al cordoglio. Luigi era davvero un leader, ma anche un padre e un amico leale. Portava avanti battaglie e coinvolgeva persone: non sarà mai dimenticato.

Sezione: News / Data: Mar 16 luglio 2024 alle 12:30
Autore: Lorenzo Portanova
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