Ci erano riusciti la Spal, il Benevento, il Frosinone. Ci riesce anche il Lecce, al termine di una stagione che doveva valere la salvezza. Gli uomini di Liverani, matricola terribile, tornati in cadetteria non si sono affatto spaventati e con il calore del loro pubblico hanno regalato ai tifosi un’annata da ricordare. Se il Brescia è stato il team più continuo e il Palermo quello con più qualità in campo, i salentini possono sicuramente ritenersi fra i migliori per il gioco proposto. Merito di una società che ha saputo plasmare una rosa giovane insieme agli esperti, trovando i giusti rinforzi a gennaio quando serviva avere opportunità di turn over per mantenere alto il livello dei risultati. L’esordio giallorosso aveva già fatto intravedere qualcosa: 3-3 a Benevento dopo essersi portati sopra di tre gol. Il 2-2 con la Salernitana in casa e la sconfitta ad Ascoli (0-1) sembravano dover ridimensionare la truppa di Liverani, ma così non è stato. A fine settembre è arrivata la prima vittoria in B sul Venezia (2-1), subito accompagnata dal 3-0 a Livorno e dall’1-1 imposto al Cittadella. I sette punti hanno lanciato l’allarme alle avversarie, e ne ha fatto le spese il Verona, battuto al “Bentegodi” 2-0 da un Lecce ormai in piena zona spareggi. La frenata casalinga contro la capolista Palermo (1-2) non ha per niente demoralizzato l’ambiente e la macchina da gol ha proseguito nel suo spettacolo: 2-2 a Foggia, 1-0 al Crotone, ko a Pescara (2-4) seguito da tre vittorie di fila contro Cosenza (3-2), Cremonese (2-0) e Carpi (1-0). Il pari di Perugia (0-0) e la sconfitta di Brescia (1-2) sono serviti a trovare una nuova quadra nello spogliatoio e il girone di andata si è concluso con altri quattro punti pesanti, 3-2 sul Padova e 1-1 a La Spezia. Il ritorno si è aperto sulla stessa lunghezza d’onda: quattro risultati utili di fila: 1-1 col Benevento, 2-1 a Salerno, 1-1 a Venezia e 3-2 in casa sul Livorno. L’unico periodo di appannamento a febbraio: 1-4 a Cittadella, riscatto in casa sul Verona (2-), nuovo stop a Palermo (1-2). Il successo sul Foggia (1-0) ha mantenuto inalterate le distanze al vertice, e il pari contro il Crotone rigenerato (2-2) ha dato continuità. Poi, l’exploit di primavera: 7-0 all’Ascoli, 2-0 al Pescara, 3-1 al Cosenza, 4-1 al Carpi, 2-1 al Perugia, 1-0 alla capolista Brescia nella partita che è valsa mezza A. solo la Cremonese il 7 aprile ha frenato i salentini (0-2) ridotti in dieci uomini. Sull’onda dell’entusiasmo della vittoria sulla Leonessa, è arrivata una sconfitta bruciante a Padova (1-2) contro una squadra già virtualmente in Lega Pro. Ma la grande occasione di mantenere le distanze dal Palermo terzo e festeggiare il doppio salto è arrivata al “via del Mare” e il 2-1 sullo Spezia non ha ammesso repliche. Liverani, tecnico giovane ma capace, ha saputo dare la giusta voglia di vincere ad un Lecce che ci ha creduto e non ha mai avuto black out prolungati. In B la continuità è tutto, in A ci sarà da divertirsi con una squadra giovane e con una società pronta a tentare un altro miracolo, quello della salvezza.

Sezione: News / Data: Gio 23 maggio 2019 alle 20:00
Autore: Rocco Della Corte
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