Che Raffaele stia facendo un miracolo sportivo in relazione alle potenzialità della rosa e che le critiche che gli sono state rivolte siano assolutamente fuori luogo è cosa nota, del resto stiamo parlando di un tecnico capace di collezionare 38 punti e undici vittorie e che si trova a sole tre lunghezze da Catania e Benevento che hanno investito decisamente di più partendo da una base più solida e con società che hanno dimostrato con i fatti di voler tornare in serie B. Al di là dei numeri, che non sono interpretabili, ci sono una serie di ragionamenti che avallano la nostra tesi sullo staff tecnico.

Proviamo a fare un gioco, tenendo ben presenti i nomi dei giocatori che compongono attualmente l’organico: quanti di loro toglierebbero il posto agli undici titolari del Catania? Nessuno. Gli etnei stanno giocando da settimane senza Ierardi, Aloi e Cicerelli, tre dei calciatori migliori della categoria, senza risentirne minimamente: se alla Salernitana togliessero per sei partite Golemic, Capomaggio e Ferrari (che non sono al livello dei colleghi citati in precedenza) quanti punti in meno avrebbe? Al netto di ogni disquisizione arbitrale e della necessità di “proteggere” la Salernitana da polemiche fuori luogo e senza senso, è evidente che Ierardi-Di Gennaro non sia paragonabile a Coppolaro-Anastasio, che Donnarumma-Casasola sia tandem di categoria superiore rispetto a Villa e Longobardi che sono buoni giocatori di C e che ai granata manchi proprio uno come Di Tacchio per coprire la retroguardia e far legna a centrocampo.

A Salerno, inoltre, il “bomber” è un mediano: Inglese è a secco dal 5 ottobre, Ferraris da settembre, Liguori è stato atteso per un mese e ha portato in dote un solo gol, mentre a Catania si permettono in lusso di avere in panchina Caturano che ha spadroneggiato a Potenza. Estendiamo il discorso anche al Benevento: rendimento super in casa, esterni come Lamesta e Della Morte che sono tanta roba per la C, Scognamillo a guidare la difesa (qui era ritenuto troppo caro) e la capacità di segnare mediamente tre gol a partita pur con Salvemini out da due mesi e Tumminello che era reduce da una serie di problematiche fisiche.

Se, infine, analizziamo il rendimento singolo di tutti i calciatori, possiamo dire che in pochissimi raggiungono una piena sufficienza. Villa, Golemic…e poi? Ferrari ha fatto 5 gol in 19 gare e non è la media che ci aspettavamo, la doppietta di Capomaggio non cancella una serie di gare da 4,5 in pagella, Donnarumma alterna miracoli a errori. Ma davvero siete convinti che con un altro allenatore questa difesa diventerebbe un bunker, il centrocampo correrebbe di più e gli attaccanti riprenderebbero a segnare? Non si commetta il cronico errore di spostare l’attenzione sui falsi problemi. Bravo Raffaele e bravo chi lo ha scelto. Con questa squadra è stato fatto molto di più di quanto fosse lecito attendersi.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 22 dicembre 2025 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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