Valerio Mantovani vede la luce in fondo al tunnel. Il difensore romano, al quinto anno alla Salernitana, dopo varie peripezie soprattutto di natura fisica si è finalmente ristabilito e vuole assolutamente tornare a recitare un ruolo da protagonista con la maglia granata. Mantovani è stato il protagonista di “Box to box” il format di Zon e della Salernitana in onda sul web ogni martedì sera. Dopo aver parlato dei suoi trascorsi alla Roma ed al Torino ed elogiato l’ex tecnico della Primavera granata Moreno Longo, Mantovani ha parlato della sua esperienza a Salerno: “Sono contento che la Salernitana abbia creduto in me fin dall’inizio -ha detto il difensore- ed è stato un bel salto. Prima giocavo con ragazzi della Primavera, nel 2016 invece a Sarnano in ritiro c’era tutta gente di 30 anni. Ho cercato di adattarmi il prima possibile, è stata dura, ma grazie a mister Sannino (che gli ha dedicato anche un videomessaggio nda), una persona vera, mi ha aiutato molto. Mi ha fatto esordire fin dalla prima partita a La Spezia ed è stato un sogno per me essere lì. La seconda all’Arechi con il Verona era pieno e non avevo mai visto una cosa del genere. Al gol di Coda è venuta giù tutta la curva ed è stato davvero emozionante”. Il momento più difficile è arrivato alla fine della stagione 2018-2019: “In un contrasto di gioco mi sono infortunato, ma ho sottovalutato il problema continuando a giocarci su. Sentivo dolori lancinanti col passare dei giorni ma -ha spiegato Mantovani- per non abbandonare la baracca ho fatto i play out e dopo aver conquistato la salvezza ho fatto delle visite specialistiche che hanno evidenziato un osso staccato e due tendini seghettati. Grazie al dottore in Finlandia mi sono rimesso, ma è stato un anno travagliato tra questo, il covid e tutto il resto. Il problema non è stato operarsi ma quello che viene dopo, lavorando al 300 per cento per recuperare mentre i miei compagni giocavano. Poi è arrivato il covid. E’ durato 23 giorni, avevo sintomi lievi ma comunque non sentivo odori gusto e mi sentivo fiacco. Ho dovuto riprendere a rincorrere i miei compagni e spero che ora non ci siano più avversità. Non è stato bello ma è passato, ormai è alle spalle ma ne faccio tesoro sperando che non accada più una cosa del genere”. A sostenere Mantovani nel suo duro percorso ci sono stati i familiari ma anche i compagni di squadra: “Mi hanno aiutato tutti, in particolare Migliorini, Di Tacchio, Djuric, Vannucchi e Lopez che ti strappa un sorriso anche nella giornata più nera. Tuia e Bernardini sono due persone molto vere, che mi hanno fatto crescere vicino a loro sia sotto il profilo professionale che umano”. Gli obiettivi di Mantovani sono chiari: “Voglio tornare in campo per dimostrare che quello che ho fatto posso continuare a farlo. La serie A? Sono cinque anni che sono qui ed è normale ambire ad andare in serie A, ancor di più con questa maglia addosso”. Mantovani spende parole di elogio anche per l’attuale tecnico granata: “Castori è un grande motivatore che non vuole che si molli nemmeno di un centimetro perché su quello si fondano successi o sconfitte. Lui ed il suo staff sono molto bravi, abbiamo iniziato bene, dobbiamo continuare così e sono certo -ha concluso Mantovani- che quest’anno faremo bene”.

Sezione: News / Data: Mer 25 novembre 2020 alle 13:30 / Fonte: Le Cronache
Autore: TS Redazione
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