Si sta facendo un gran parlare in questi giorni della questione legata agli abbonamenti. I 2700 tifosi che hanno sottoscritto il carnet a scatola chiusa per amore della Salernitana, infatti, aspettano una mossa ufficiale e concreta della proprietà per capire se recupereranno parte dei soldi spesi in estate o dovranno rassegnarsi a restare a casa senza rimborsi di alcun genere. "Non vogliamo la restituzione di nulla, è un gesto simbolico nei confronti della società che sta perdendo soldi ogni giorno" ha detto il presidente del Centro di Coordinamento Riccardo Santoro, posizione assunta anche dai gruppi affiliati della provincia. Volendo analizzare la situazione dal punto di vista normativo, ogni tifoso in possesso di abbonamento ha firmato un vero e proprio regolamento che, leggiamo testualmente, "non prevede rimborso da parte della società per cause non dipendenti dalla propria volontà che comportino la chiusura del settore o dell'intero impianto sportivo".

Quanto all'immediato futuro, è partita la campagna "zero abbonamenti" che ha riscosso moltissimo successo. Anche alcuni gruppi ultras potrebbero decidere, dopo decenni, di restare a casa o di acquistare di volta in volta il biglietto in base alla competitività della rosa. In realtà, quasi certamente, la Salernitana potrebbe decidere di non mettere in vendita gli abbonamenti per il campionato che verrà temendo restrizioni, chiusure e limitazioni post Covid. Un caos totale, un danno economico-organizzativo non di poco conto. Soltanto rassicurazioni totali da parte del Governo potrebbero spingere la proprietà a tornare sui propri passi.Sapendo, però, che la piazza non risponderebbe e che sarebbe utopistico sperare anche solo nei 2700 di quest'anno. 

Sezione: News / Data: Ven 14 agosto 2020 alle 16:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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