Quanto è mancato Mazzocchi: l'importanza dell'esterno granata nell'idea di gioco di Sousa

Venticinque minuti contro il Monza, un tempo intero a Genova contro la Sampdoria, titolare con il Milan per 83 minuti e con il Bologna per altri 69: Pako Mazzocchi è tornato, e la Salernitana può solo sorridere. L'esterno granata, tra i migliori della prima parte di campionato insieme a Dia, sta alzando i giri del suo motore gara dopo gara, e sembra ormai aver recuperato la condizione dopo il brutto infortunio che lo tenuto lontano dai campi di gioco per troppo tempo. Sousa gli ha consegnato le chiavi della fascia destra dove con il portoghese non è più solo ma in catena con Candreva o Kastanos, a seconda dei momenti di gioco.

Il modulo col doppio trequartista di Sousa infatti permette a Mazzocchi un maggiore dialogo sulla sua catena e anche il risparmio di energie fisiche e mentali, che portano l'esterno granata ad avere maggiore lucidità nelle giocate. La condizione cresce, cosi come l'inserimento nei meccanismi di gioco, con la possibilità di andare anche in mezzo al campo, alternandosi appunto con il trequartista di turno. Mazzocchi, letale con la sua progressione palla al piede, potrà cosi sfruttare appieno le sue doti di dribblatore sia sull'esterno che a ridosso dell'area di rigore, per offrire sempre più soluzioni offensive al tecnico granata. E se la convocazione al momento non è arrivata pazienza, il tempo c'è e Mazzocchi è pronto a rideventare protagonista assoluto in questo finale di stagione.