Monsignor Bellandi indossa la mascherina con il simbolo della Salernitana mentre impartisce la benedizione ai presenti alla cerimonia organizzata dal club granata per intitolare la sala stampa e i tre campi del centro sportivo Mary Rosy ai quattro ragazzi morti nel rogo sprigionatosi sul treno che da Piacenza li stava riportando a Salerno. Nel giorno del ventunesimo anniversario della tragedia, l'arcivescovo ha dedicato una preghiera a Ciro Alfieri, Vincenzo Lioi, Giuseppe Diodato e Simone Vitale fermandosi a benedire ognuno dei tre campi e la sala stampa, quest'ultima intitolata a Vitale, ausiliario dei vigili del fuoco che morì per cercare di salvare gli altri. C'era suo padre, Giovanni, storico corrispondente della Gazzetta dello Sport e unico giornalista presente ieri al Mary Rosy. "Ringraziamo tutti i presenti, avremmo voluto far partecipare più persone, ma il Covid non ce l'ha permesso", nelle parole pronunciate dal ds Angelo Fabiani c'era una giustificazione per il mancato invito alla stampa (in maniera simbolica sarebbe stato sufficiente invitare anche solo il fiduciario Ussi, nda), testimone di quella tragedia e quotidianamente impegnata nel raccontare le vicende della squadra cittadina. C'erano i familiari dei quattro ragazzi mai dimenticati dalla città di Salerno e dalla sua tifoseria. Già sabato sera, in più zone di Salerno, erano stati affissi striscioni che ricordavano la sciagura, rinnovandone la memoria dolorosa. Ieri, alla cerimonia erano presenti alcuni ultras e rappresentanti di alcuni club, tra cui il presidente del Centro di Coordinamento, Riccardo Santoro. Per il Comune di Salerno era presente l'assessore allo Sport, Angelo Caramanno. "Siamo qui per ricordare quattro di noi ha detto e ringrazio la Salernitana per questa iniziativa. Parlo da tifoso, a Piacenza c'eravamo tutti, certe cose le portiamo nel cuore per sempre e intitolare queste strutture a dei nostri compagni di viaggio è una cosa straordinaria".

Dietro gli occhiali da sole e la mascherina celebrativa del Centenario, Caramanno ha trattenuto a stento la commozione per il ricordo sempre vivo di quella tragedia e di quei quattro ragazzi prematuramente strappati alla vita. "La Salernitana è un patrimonio della città ha sottolineato e quella realizzata oggi (ieri per chi legge, nda) è una grande opera. Abbiamo un sogno nel cuore, ma per i sogni occorre lavorare giorno dopo giorno". Facile scorgere in queste parole il riferimento alle vicende sportive ed alla speranza della tifoseria di ritrovare al più presto quella A persa proprio a Piacenza. Per il Comune di Pontecagnano Faiano era presente il consigliere con delega allo Sport, Gaetano Nappo. Oggi la Salernitana tornerà al Mary Rosy e Ciro, Enzo, Peppe e Simone saranno ancora più vicini alla loro squadra del cuore.

Sezione: News / Data: Mar 26 maggio 2020 alle 10:30 / Fonte: il Mattino
Autore: TS Redazione
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