Mentre le luci d'artista illuminano le strade della città, all'Arechi, dopo il triplice fischio del direttore di gara e il pareggio rimediato con l'Ascoli, cala il buio. L'ennesima partita buttata, altri due punti persi e un periodo negativo che non ha fine. Una vittoria negli ultimi due mesi e sei punti portati a casa in otto partite. Un bottino misero per una squadra che quest'estate ha compiuto una rivoluzione sportiva, cambiando tanti calciatori e affidando la panchina ad un allenatore esperto come Ventura. L'obiettivo, almeno idealmente, era quello di non ripetere il cammino della scorsa stagione, ma a quanto pare, dati alla mano, i numeri non stanno dando ragione alla società. Lo scorso anno, di questi tempi, la Salernitana viaggiava spedita e occupava le prime posizioni in classifica, oggi, invece, dopo un inizio di campionato esaltante, da ottobre ha iniziato a tirare il freno. Le prestazioni in campo della squadra hanno avuto una flessione assurda, alcuni calciatori sembrano aver staccato la spina, tipo Kiyine che da trascinatore e diventato quasi un peso, nel senso che il più delle volte durante i novanta minuti tende a compiere giocate inutili, è poco concentrato e non esprime al massimo il suo potenziale. Ma lui è soltanto uno dei tanti. Addirittura c'è chi è arrivato a Salerno con la nomea di 'top-player', ma il campo lo ha visto soltanto un paio di volte. L'ambiente, dai tifosi alla squadra, non è dei migliori. L'aria che si respira riporta alla mente ricordi amari, ricordi che ancora fanno male. La scorsa stagione, per quanto visto finora, non ci ha insegnato nulla. 

Lo sappiamo il campionato è ancora lungo, manca un'eternità ma bisogna ritrovare al più presto quella voglia, quella grinta che la squadra aveva a settembre. La partita di ieri con l'Ascoli andava portata a casa. E il gol regolare annullato a Gondo non deve essere un'attenuante a cui appellarsi, ma bisogna fare un mea culpa generale e ripartire a testa bassa. Uno striscione esposto ieri dalla tifoseria diceva: "anche quest'anno il copione non è cambiato, stesse promesse, stesso campionato". E come dargli torto, sembra che la Salernitana, ciclicamente ripeta sempre gli stessi errori, e arrivati a questo punto della stagione, in un modo o nell'altro, debba complicarsi la vita da sola. E' un po' come guardare sempre lo stesso film: dopo un po' scoccia. Ottobre e novembre ormai sono andati, oggi inizia dicembre, un nuovo mese con nuove partite. Trentuno giorni di calcio in cui la squadra granata dovrà ripartire e dare tutto fino alla fine. L'obiettivo è la salvezza e cerchiamo di raggiungerla quanto prima possibile. 

Sezione: News / Data: Dom 01 dicembre 2019 alle 14:00
Autore: Orlando Aita
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