Abbiamo rimarcato più volte che la delusione per il mercato condotto sin qui dalla Salernitana non nasce dai calciatori acquistati o dalle partenze, ma soprattutto da una serie di promesse che non sono state mantenute. Forte di questa esperienza, la proprietà cambierà modus operandi soprattutto sul piano della comunicazioni evitando proclami che rischiano soltanto di generare caos. Avesse parlato solo De Sanctis, tutti avremmo avuto il quadro chiaro da subito e nessuno si sarebbe aspettato chissà quale boom. Il ds, da persona che fa parte del calcio da una vita, era stato chiaro già nel giorno della sua prima conferenza, al limite di un sano cinismo: “Bisogna far capire ai giocatori bravi che tipo di progetto abbiamo in mente, ad oggi in molti hanno una idea diversa di quella che è la Salernitana. Trattare certi profili quando ti sei salvato con 31 punti non è semplice, non passi dall’ultimo posto alla zona Europa in 8 mesi. Il presidente è libero di parlare di Cavani o di Mertens, io invece ho l’obbligo di tenere tutti con i piedi per terra e di gestire il bilancio in modo oculato prendendo gente che serva alla causa, non per accattivare i tifosi”. Ad oggi possiamo dire che è stato l’unico a dire per davvero le cose come stanno. Di carne a cuocere ce n’è abbastanza, ma sui social non manca mai chi destabilizza per professione inventando blog da quattro soldi per aizzare gli animi dei tifosi e inventare stupidaggini di ogni genere. Come se non bastassero finte passioni granata di tre diffamatori che tifano contro o chi idolatra sè stesso tra un Della Valle, un marchio asiatico e un pranzo mai avvenuto tra De Sanctis e campioni sudamericani. 

Sezione: News / Data: Dom 07 agosto 2022 alle 16:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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