La sosta, fuga per le varie nazionali permettendo, in casa Salernitana va sfruttata per ritrovare fiducia e compattezza, dando un minimo di senso al pareggio di Reggio Emilia contro il Sassuolo di Dionisi. Fondamentale sarà per Inzaghi ed il suo entourage fare penetrare nella testa dei propri calciatori la convinzione di potersela giocare anche contro avversari che, sulla carta, appaiono nettamente superiori e che in teoria non dovrebbero consentire alla Bersagliera di conquistare punti. Per prima cosa, ad essere sinceri, di ciò dovrebbe convincersi proprio il tecnico dei campani, il quale non dovrà più lasciarsi andare a frasi volte a sottolineare come determinate gare, ad esempio il derby con il Napoli, non siano quelle da vincere. La Salernitana, invece, per la ben poco invidiabile classifica che ha, necessita di punti e deve provare a muovere la graduatoria contro tutti, a prescindere dal valore dell'avversario e senza potersi permettere alcuna forma di timore reverenziale. 

Il calendario propone una serie di match difficilissimi, ad iniziare dalla sfida di sabato 25 novembre che vedrà il cavalluccio marino opposto alla Lazio di Lotito e Sarri. Una sfida al recente passato societario ma soprattutto un incontro dove provare a conseguire il risultato pieno, sfruttando l'effetto Arechi e una presumibile stanchezza di diversi elementi titolari dei biancocelesti, in giro per l'Europa e per il mondo con le varie rappresentative nazionali. Quando la preparazione alla gara ufficiale non può gioco forza essere delle migliori per entrambe le contendenti le differenze di tasso tecnico ed esperienza di serie A si riducono anche sensibilmente e Davide può sognare di battere Golia. Dopo le soste o dopo dure battaglie in Europa è più facile che possano ribaltarsi determinati pronostici altrimenti chiusi. 

La calma apparente che pare essersi ripristinata in casa Salernitana potrebbe risultare momentanea, pronta ad essere spazzata letteralmente via dal riemergere prepotente del vento del cambiamento, una seduzione non indifferente che lavorerebbe ai fianchi non solo la stragrande maggioranza della piazza granata, bensì anche la governance stessa del club, con Iervolino, Milan e consiglieri vari che starebbero continuando ad accarezzare l'idea di un imminente ribaltone. La figura forte e carismatica che continuerebbe a stagliarsi, smentite di rito a parte del diretto interessato, all'orizzonte risponderebbe al nome di Daniele Faggiano, ds dai buoni trascorsi in massima serie italiana, il quale avrebbe carisma ed esperienza per guidare la navicella granata fuori dalle secche. L'ex ds del Parma, forse non casualmente, è tornato a parlare di Salernitana e, sia pure con garbo e professionalità, non ha lesinato pareri e letture personali sulle vicende del club di via Allende. Faggiano continuerebbe, per tanto, ad essere la principale alternativa alla riconferma di De Sanctis, un ds quest'ultimo oramai del tutto o quasi lontano dalla Salernitana e dal cuore della tifoseria locale.

Sezione: News / Data: Ven 17 novembre 2023 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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