Per lo spettacolo c’è il cinema, nel calcio conta chi vince. Sarà pur vero che la Salernitana capolista è destinata a subire il prepotente rientro di realtà tecnicamente e tatticamente più organizzate, ma lunedi sera si è visto tutto il repertorio di Fabrizio Castori. A cospetto di una Cremonese costretta a fare la classica “partita della vita” anche per salvare la panchina del tecnico Bisoli sotto gli occhi della nuova dirigenza, la formazione campana è andata sotto in modo rocambolesco dopo quaranta secondi, ha rischiato più volte lo 0-2 (grandi parate del portiere Belec) e poi ha trovato il punto dell’1-1 grazie alla solita coppia Tutino-Djuric che sta facendo la differenza in un gioco molto meno offensivo e propositivo di quello di Ventura. Nella ripresa è emersa la vera Salernitana, abile a cambiare pelle dal punto di vista tattico e, finalmente, con una panchina più lunga rispetto al passato. Quando possono subentrare calciatori del calibro di Bogdan, Cicerelli, Dziczek e Schiavone si possono dormire sonni tranquilli, ancor di più se si considera che in panchina o in tribuna c’erano giocatori come Mantovani, Lombardi, Antonucci, Gondo e lo stesso Giannetti che giocherebbero titolari in qualunque squadra della categoria. I numeri sono tutti dalla parte della Salernitana: 13 punti su 15 in casa (all’Arechi segna da 21 giornate, una sorta di record storico), blitz in casa del Chievo (altra potenziale capolista) e pareggio a Vicenza al termine di una gara dominata soprattutto nella ripresa. Solo la Spal, grazie ad un avvio super, è riuscita a scardinare il bunker di una Salernitana applaudita anche dai presidenti Lotito e Mezzaroma che hanno voluto dare un segnale fortissimo. Mentre la piazza continua a vedere nella multiproprietà un ostacolo insormontabile dimenticando che nessuna regola vieta il salto di categoria, i patron hanno deciso di trascorrere una giornata insieme alla squadra rassicurando il mister su potenziali rinforzi. Andranno via quasi certamente tre elementi over,ne arriverà uno d’esperienza per reparto. Si parla con insistenza di Coulibaly, Di Gaudio e un esterno sinistro, sempre ammesso che Lombardi torni a disposizione dopo l’ennesimo infortunio muscolare: in quel caso la Salernitana avrebbe uno dei giocatori più forti della categoria per tutto il girone di ritorno. Ora il calendario sarà in salita. Dopo la trasferta di Cosenza (contro un avversario rivitalizzato dalla cura Occhiuzzi e che ha già fermato con merito Frosinone, Spal e Lecce), la Salernitana affronterà in pochi giorni tutte le dirette concorrenti per il salto di categoria. Dal Cittadella al Brescia passando per Lecce, Pordenone, Monza ed Empoli, senza dimenticare l’ambizioso Venezia dello “squalo” Forte”. Una B di alto livello, un campionato bello come non accadeva da anni. E proprio per questo il primato della Salernitana assume ancora più valore.

Sezione: News / Data: Mer 25 novembre 2020 alle 09:00
Autore: TS Redazione
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