Quella di domani doveva essere la prima delle cinque partite a cui gli abbonati avrebbero potuto assistere gratuitamente. Purtroppo, come noto, il Governo ha disposto diversamente richiudendo gli stadi di tutt'Italia appena sette giorni dopo una parziale riapertura che consentì a 400 persone, contro l'Ascoli, di gioire dal vivo per il gol di Andrè Anderson e per la bellissima vittoria dei granata. Purtroppo, con un contagio così diffuso, è diventato impossibile anche accedere in un ampio spazio che potrebbe ospitare senza problemi migliaia di persone nelle condizioni di sicurezza più totali. Come ci si regolerà, dunque, con quelle 2700 persone che, l'anno scorso, spesero soldi sposando il progetto a scatola chiusa per amore della Salernitana? Le possibilità sono tre: predisporre un voucher da utilizzare presso i punti vendita (ipotesi ad ora remota e che non convince in pieno la proprietà), rimborsare l'intera somma o aspettare il girone di ritorno come suggerito dalle varie autorità sportive che, da dicembre in poi, spingeranno per la presenza degli spettatori negli stadi. Va ricordato che, in teoria, non toccherebbe alla Salernitana rimborsare i tifosi: nel contratto firmato, infatti, era previsto un esonero da ogni responsabilità in caso di chiusura dettata da emergenze e da indicazioni governative. Si cercherà, comunque, di venire incontro alle esigenze anche per rasserenare il clima e non vanificare gli sforzi di famiglie e persone che hanno lavorato in più per potersi permettere l'abbonamento. 

Sezione: News / Data: Ven 30 ottobre 2020 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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