Tutto divenne maledettamente più complicato il 28 ottobre 2017, tempo appena dieci minuti dal fischio d'inizio di Salernitana-Empoli e Alessandro Bernardini alzò bandiera bianca. Non solo in quella circostanza, ma per sempre. Perché al di là di qualche sporadica occasione che per un attimo lasciò sperare in un fondamentale rientro, da quel momento in poi la Salernitana fu costretta a salutare Bernardini e di conseguenza a convivere con una serie infinita di difficoltà legate al ruolo di difensore centrale. Tradotto, con la mancanza di un vero leader del reparto arretrato. Ma nell'ultima sessione estiva del calciomercato Fabiani ha provato a spazzare via una volta e per tutte i problemi inanellati negli ultimi tempi puntando con decisione sull'esperienza di Norbert Gyömbér. Al giocatore che arriva da Perugia, dove la retrocessione di certo non ha scalfito il valore del calciatore che nel 2015 attirò su di se le attenzioni della Roma, il compito di provare a ridare stabilità a un reparto che, fatta eccezione per qualche raro periodo, ha sempre fatto fatica a diventare il punto di forza dei granata.

L'ESORDIO Nel mezzo, però, un piccolo antipasto di quello che la Salernitana si augura di poter ammirare nel corso di tutta la stagione: inizialmente nei novanta minuti di Coppa Italia contro il Südtirol e a seguire anche nella delicata trasferta del Bentegodi contro il Chievo Verona dove con carisma ha guidato l'intero reparto difensivo in una gara non esattamente semplice da gestire. Un esordio che ha ricordato molto proprio quello di Bernardini: 15 novembre 2015 e il centrale di Domodossola risultò subito decisivo nell'1-0 dell'Arechi contro il Novara che interruppe una striscia di sette giornate senza successi. Esattamente in quel momento la Salernitana capì di aver trovato il suo uomo. Il suo leader. Lui, infatti, da lì in poi fu il titolare, mentre i vari Schiavi, Tuia, Trevisan, Empereur e Bagadur si alternarono nell'indossare i panni del suo partner. Stessa cosa la stagione successiva durante la quale anche con Sannino prima e Bollini dopo a Schiavi e Tuia non restò anche alternarsi al fianco di Bernardini. Poi ecco la stagione 2017-18 quando dopo appena dieci giornate del girone di andata i granata persero all'improvviso il loro leader difensivo. I 13' minuti con l'Entella e i 90' di Palermo dei mesi successivi furono solo fumo negli occhi. Prima, durante e dopo toccò a Monaco, e ai già noti Schiavi e Tuia provare a prendere il suo posto. Ma niente da fare. Stesso epilogo anche con Migliorini e Perticone il campionato seguente e con Billong, Migliorini e in alcuni casi Heurtaux nell'ultima stagione. Oggi, invece, la Salernitana ha deciso di puntare su Gyömbér.

Sezione: News / Data: Ven 16 ottobre 2020 alle 22:30 / Fonte: Il Mattino
Autore: TS Redazione
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