Doppio ex della sfida in programma dopodomani allo stadio Arechi, Antonio Zito ha rilasciato un'intervista al quotidiano la Città. Ecco le sue dichiarazioni:

Salernitana reduce da una sconfitta, Casertana carica a mille. Per chi pesa di più questo derby?

"Sicuramente la Casertana avrà stimoli importanti perchè affronta una Salernitana che non c'entra nulla con questa categoria. Immagino che i falchetti verranno a Salerno carichi a mille e con la voglia di fare il colpaccio. I granata avranno pressioni maggiori, ma non solo domenica. C'è l'obbligo di vincere il campionato, una piazza del genere non può stare in serie C".

Come si spiega il crollo di Catania dopo il gol subito?

"Incidente di percorso. La Salernitana però non si può permettere di avere cali di alcun genere. L'idea deve essere chiara per tutti: l'obiettivo è quello di vincere, il calcio che conta ha assolutamente bisogno di una piazza così passionale".

12 gol subiti in 10 gare, centrocampo numericamente scarno. Errore definirla corazzata?

"Sì. Sicuramente la dirigenza sta facendo un grande lavoro, ma non dobbiamo dimenticare da dove sia partito questo percorso. Il mercato è stato condizionato dalle uscite e dalla necessità di collocare altrove quei calciatori che non rientravano nel progetto. Ci vorrà tempo".

Iervolino principale responsabile del crollo di questi due anni?

"Un presidente a volte si fa prendere dall'adrenalina del calcio,  ma quando pensi di aver intrapreso la strada giusta commetti un errore. L'incognita è dietro l'angolo e l'esperienza conta. Bisogna lasciare campo libero agli uomini di calcio, ma sono convinto che Iervolino abbia agito in buona fede. Qualcuno che lo ha affiancato non è stato leale e ha pensato soltanto a sfruttare la visibilità garantita da Salerno".

Anche domenica ci saranno 10mila spettatori. Quanto pesa?

"Tanto. Sapete come la penso: il pubblico granata è speciale, dà una spinta maggiore. E' il dodicesimo uomo".

Momento più bello e più brutto della sua esperienza in granata?

"Ci rimasi male quando decisero di mandarmi via, volevo finire la carriera a Salerno e credo che lo avrei meritato per il sentimento che ho sempre dimostrato per i colori granata. Ricordo invece volentieri il mio arrivo nel 2016, quando tutti pensavano fossimo spacciati e invece abbiamo disputato un grande girone di ritorno conquistando la salvezza".

C'è qualcuno in questa Salernitana che somiglia a Zito?

"No. Il calcio è cambiato negli ultimi anni. Spero mi somiglino per cuore e attaccamento. Voglio menzionare Inglese per lo spirito che ci mette, credo che avrebbe meritato una carriera ancora più importante".

Ora dobbiamo chiamarla mister...

"Ho fatto il direttore sportivo, ora alleno e sono contentissimo".

Sezione: News / Data: Ven 24 ottobre 2025 alle 15:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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