Stiamo leggendo tanti commenti in queste ore. C'è chi - incomprensibilmente - se la prende con Inzaghi per i cambi, chi con la società che si è presentata alla partita di oggi con una rosa ridotta all'osso. Ed è certamente vero che in A le gare vengono spesso decise dalle sostituzioni e che, con questa panchina, sarebbe stata dura per tutti soprattutto in inferiorità numerica.

Chi vi scrive, che è stato spesso critico in questi mesi, ritiene invece che chi polemizza abbia visto un'altra partita. O, comunque, che pecchi di ingenerosità. La Salernitana, in emergenza, ha fatto una grande gara, ci ha messo cuore, in 10 contro 11 (o 12?)  avrebbe meritato di vincerla e ha messo sotto chi lotta per lo scudetto dopo aver fermato tre big in precedenza.

Inzaghi, che ha ereditato una situazione complessa, con una rosa deficitaria sta lavorando benissimo e la sua Salernitana gioca a calcio, corre e ha un'anima che ci permetterà di crederci fino alla fine. Con il mister abbiamo visto prestazioni sempre in crescendo, soprattutto contro avversarie tecnicamente assai superiori. Giocatori che sembravano ai margini oggi sono titolari e giocano bene, altri sono sulla buona strada e daranno una mano. A nostro avviso Inzaghi meriterebbe maggior fiducia e tanto sostegno, bene ha fatto il club ad elogiarlo pubblicamente nel post partita.

E ora creiamo un corpo unico attorno alla Salernitana, ricreando all'Arechi quel clima che fa la differenza. Per fortuna le passerelle di chi ha scarso senso di identità sono finite e tornerà ad essere lo stadio dei "pochi ma buoni". Nel giorno in cui chi ha abdicato viene espulso e Sambia è forse il migliore in campo, torniamo a casa amareggiati, senza punti, incazzati ma certi che la Salernitana può restare in serie A. A Napoli senza timori reverenziali e senza paura. Forza granata, forza mister!

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 07 gennaio 2024 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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