Due punti persi o un punto guadagnato? Interrogativo lecito, visto che la Salernitana ha disputato una buona prestazione (forse una delle migliori stagionali all'Arechi) mettendo in grossa difficoltà un Potenza cinico, abile a sfruttare le ripartenze e graziato dai tanti errori sotto porta dei granata. Bicchiere mezzo pieno se guardiamo la prestazione della prima frazione. Possesso palla, verticalizzazioni, sovrapposizioni, fraseggio, partecipazione di tutti i calciatori di movimento alla fase offensiva e un paio di interventi determinanti del portiere a negare un vantaggio che sarebbe stato meritato. Nella ripresa, però, le cose sono cambiate soprattutto quando Raffaele è stato costretto a sostituire Villa e Matino per infortunio stravolgendo un piano gara che prevedeva il passaggio a un modulo differente e ancor più propositivo.

Non è un caso che i granata abbiano patito il contropiede degli ospiti solo dopo l'uscita di un ottimo Matino (il migliore in campo) e in concomitanza del calo fisico di De Boer, meno incisivo in interdizione e, dunque, meno bravo a garantire copertura alla retroguardia. Sotto di un gol, ancora una volta la Salernitana ha mostrato carattere assediando l'area di rigore del Potenza fino alla rete del pareggio di Ferrari, con almeno altre due chance importanti per vincerla e ritrovarsi da soli in vetta alla classifica. E sarebbe un errore non rimarcare anche il grande gesto di Tascone che, al 97' e dopo aver corso ininterrottamente per tutta la gara, ha stoicamente inseguito un avversario beccando un rosso pur di evitare la beffa in zona Cesarini. Insomma, al netto dell'aggancio del Catania, del prepotente ritorno del Cosenza e di un Benevento sterile in trasferta ma a sole due lunghezze dalla Salernitana, ci sono elementi positivi dai quali ripartire.

Ne è convinto anche mister Raffaele, ancora una volta oggetto di critiche ingenerose: "Ricordate la vittoria col Siracusa o quella con il Sorrento? In quel caso abbiamo conquistato i tre punti, ma paragoniamo le prestazioni di agosto a quella col Potenza: c'è una crescita o no? Abbiamo dominato, li abbiamo schiacciati nella loro metà campo e ci sono state tante occasioni per passare in vantaggio". Certo, se nelle ultime 4 gare è arrivato soltanto un successo è evidente che qualcosa non stia funzionando a dovere. A centrocampo, col ritorno di De Boer, si palleggia meglio e Capomaggio può avanzare il raggio d'azione, ma il numero 5 continua a deludere rispetto alle aspettative.

C'è stato, però, maggior equilibrio tattico. La difesa, invece, ha palesato le solite difficoltà nell'ultima mezz'ora come certifica l'ennesimo gol subito e quel grande spavento finale che ha scatenato anche un confronto tra Raffaele e Capomaggio. Per il mediano "gettarsi tutti in attacco a caccia della vittoria fino alla fine è una virtù e non un limite", per il mister "abbiamo rischiato di rovinare un grande prestazione con una ingenuità incredibile, mi sono infuriato e l'ho detto immediatamente ai ragazzi nello spogliatoio. Ok l'obbligo di vincere, ma non dobbiamo mai perdere equilibrio". Negativa anche la prova degli attaccanti. Inglese non segna da quasi due mesi, Liguori ha fallito un'occasione incredibile sullo 0-0, Ferraris è passato da insostituibile a riserva. A gennaio 3-4 pedine di spessore per una panchina più lunga e per colmare lacune evidenti.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 10:00 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print