Nel confronto con le altre pretendenti al vertice del girone, la Salernitana si presenta come una squadra solida ma ancora incompleta. Benevento e Catania hanno mostrato una continuità più marcata, soprattutto nella gestione dei momenti difficili, potendo contare su rose più profonde e su alternative di pari livello in quasi tutti i reparti. È qui che si annida la principale differenza.

I granata, però, hanno costruito il proprio cammino su basi tutt’altro che fragili. I numeri raccontano di una squadra sempre in scia, capace di restare agganciata alla vetta anche senza esprimere sempre un calcio brillante. Il 'corto muso' è diventato una cifra distintiva, segnale di maturità ma anche di un margine di crescita ancora da esplorare.

Rispetto alle altre big, la Salernitana paga qualcosa in termini di esperienza collettiva e di varietà di soluzioni, soprattutto quando gli infortuni hanno ridotto le rotazioni. Allo stesso tempo, però, ha dimostrato di avere un’identità chiara, un gruppo compatto e un allenatore che sa leggere le partite. La differenza, oggi, non è abissale. E proprio per questo il mercato di gennaio può diventare il vero spartiacque: non per stravolgere, ma per colmare quel piccolo gap che separa i granata dalle rivali più attrezzate. Se l’obiettivo è il primo posto, il confronto con le altre big passa inevitabilmente da qui.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 31 dicembre 2025 alle 13:00
Autore: Lorenzo Portanova
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Caporedattore dal 2023
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