Le vette più alte vengono maggiormente colpite dalle folgori, ma non si piegano. Forti come i tifosi che sopportano i dolori dei risultati negativi con la passione per la loro squadra del cuore. Ancora poche ore e scatterà il quinto anno di Danilo Iervolino da proprietario della Salernitana. Una storia con nuovi capitoli da scrivere, con ogni probabilità ed inevitabilmente, quella tra l’imprenditore, la società di calcio dai colori granata, la città di Arechi e l’intera provincia Salernitana.

Il cavalluccio marino attualmente naviga in acque tranquille dal punto di vista economico. Ma, inutile nasconderselo, freme tra le onde di un campionato di serie C non semplice per approdare alla cadetteria. Il tutto dopo la doppia retrocessione dalla Serie A ma anche la salvezza del club nell’organico della massima categoria calcistica in Italia – maturata durante le ultime ore del 31 dicembre 2021 scansando proprio grazie a Iervolino lo scoglio del nodo multiproprietà Lotito-Mezzaroma made in Figc – cui fece seguito quella in campo miracolosa dopo i quattro schiaffoni rimediati dall’Udinese nell’ultima giornata all’Arechi, davanti a trentamila spettatori, risultati ininfluenti in chiave retrocessione unicamente perchè il Cagliari non sfondò a Venezia.

La realtà odierna invece dice di un direttore sportivo come Faggiano impegnato a rafforzare la rosa al fine di permettere all’allenatore Raffaele di giocarsi al meglio l’assalto al primo posto in classifica per evitare a fine torneo la lotteria dei playoff che il più delle volte fa restare con un pugno di mosche in mano. Con l’occhio vigile dell’amministratore delegato Pagano attento non solo a far quadrare i conti. Scenario arricchito da una tifoseria come quella granata forte del proprio amore per la squadra del cuore e che anche in momenti di scoramento mai ha fatto venire meno il sostegno.

Esempio valido per mettere da parte qualsiasi tentazione di cercare pure in giorni felici quel pelo nell’uovo che rischia di risultare indigesto anche in chi fa rilevare nei esistenti con spirito costruttivo. Altrove, pur con programmi ambiziosi e sostanziosi investimenti da più di una stagione, hanno imparato ai loro danni la lezione che il disfattismo per partito preso non genera promozioni. D’altronde esiste una spiegazione scientifica se con la Salernitana lo scorso campionato Raimondo siglò una sola rete mentre ora in B vestendo la casacca della capolista Frosinone fa sfracelli? Questa Salernitana, pur con errori in passato poi ammessi dal club e ad oggi problemi da affrontare che fanno parte della quotidianità in una società come di una squadra di calcio, è gruppo fortificatosi intorno all’allenatore e quotidianamente forgiato dal direttore sportivo. Tre punti dal primo posto, alla vigilia della trasferta a Siracusa e di un mercato di gennaio in cui la società può dare la spinta ulteriore per raggiungere l’agognato traguardo stagionale, costituiscono una opportunità da non perdere per chi ha davvero a cuore la Salernitana. Compreso il proprietario a cui nemmeno può essere negata la possibilità di far toccare con mano che la Salernitana e Salerno rispettano tutti gli uomini di buona volontà.

P.S.
Può aiutare a riflettere, per guidarci tutti verso un modus agendi con azioni che conducano lontano da vicoli ciechi, il capire che la Salernitana oltre ad essere una squadra di calcio rappresenta un fenomeno sociale. E che è una forma alta di sentire comune ad uomini e donne di ogni generazione esposta a maggiori oscillazioni rispetto alla quiete. “È più frequente che sia agitato dai venti un immenso pino, che crollino più rovinosamente le elevate torri e che i fulmini feriscano le cime dei monti” scrisse Orazio per far comprendere il concetto che i beni e le cose più grandi e apparentemente stabili – come i pini giganteschi, le torri alte – sono anche più vulnerabili e più esposte alla rovina, suggerendo che la moderazione e l’equilibrio portano maggiore stabilità e felicità.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 31 dicembre 2025 alle 11:00 / Fonte: lacittàdisalerno
Autore: Lorenzo Portanova
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Caporedattore dal 2023
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