Campionato al giro di boa e Salernitana chiamata a svoltare. Questa, in estrema sintesi, la situazione attuale in casa granata dopo la sconfitta contro il Napoli, l'ennesima da novembre a questa parte. Difficile pensare di strappare punti in questo momento agli azzurri di Spalletti, macchina schiacciasassi capace di andare a +12 sulla seconda già a gennaio, ma per lo meno si è registrata, per così dire, una leggera crescita rispetto alle uscite precedenti, soprattutto rispetto a disastro di Bergamo. 

Ancora troppo poco, è indiscutibile, da parte di una squadra capace di totalizzare appena due punti nelle ultime sette partite, un crollo verticale inspiegabile dopo la vittoria dell'Olimpico contro la Lazio, ultimo successo risalente, ormai, allo scorso 30 ottobre. Il bottino recita a fine girone d'andata 18 punti in 19 partite, con una media punti di 0,94 a partita. Un ruolino che, se mantenuto costante anche nel girone di ritorno, potrebbe non bastare a garantire la salvezza. Difficile fare previsioni e impensabile ridurre il calcio a meri calcoli, ma è certo che la proiezione non lascia sereni, così come il margine sulla zona retrocessione, ridottosi a soli 6 punti. 

Occorre invertire urgentemente il trend. L'obiettivo resta la salvezza, ma una salvezza tranquilla e non certo sudata come nella passata stagione che, dopo gli investimenti estivi, rappresenterebbe comunque un flop. Se lo scorso anno sono bastati 34 punti per mantenere la categoria, di solito la quota salvezza si assesta intorno ai 37 punti, un bottino tutt'altro che scontato, specialmente data la concorrenza. Verona e Sampdoria sono avversari tutt'altro che domi, ma anche la stessa Cremonese fanalino di coda, come dimostra anche l'impresa di Coppa Italia contro il Napoli. 

La piazza, poi, è ancora scossa dall'affaire Nicola, esonerato e poi richiamato nel giro di 48 ore, una scelta che, se per qualcuno rappresenta una professione di fiducia nei confronti del tecnico torinese, per altri è simbolo di pressapochismo societario. Comunque si voglia leggere la singolare decisione, ora la palla passa al mister, che dovrà ripagare sul campo la seconda chance concessagli dal patron Iervolino. Il rendimento tenuto dalla squadra fino ad ottobre, sia in termini di risultati che di gioco, ha fatto ben sperare, ma poi una lunga serie di errori tecnici hanno influito negativamente. Nicola deve ritrovare il bandolo della matassa in una squadra che, comunque, ha dimostrato di non avergli voltato le spalle, ma necessita di accorgimenti tattici soprattutto per porre fine all'emorragia difensiva. Una mano, però, dovrà arrivare inevitabilmente da mercato, dove urgono innesti validi sulle corsie laterali e in difesa. 

La speranza è, quindi, che la Salernitana impari dai propri (tanti) errori e in questo girone torni ad essere la squadra gagliarda e organizzata di inizio campionato. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 24 gennaio 2023 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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