Salernitana scatenata sul mercato. Con l'arrivo di Bradaric il club di via Allende ha perfezionato il quinto acquisto in due settimane, viaggiando alla media di un acquisto ogni tre giorni. Un'ottima risposta dopo i tanti addii che avevano fatto calare un clima non proprio sereno a Salerno, un'ennesima riprova che alle parole e ai proclami la società di Iervolino preferisce i fatti. 

Tanti gli arrivi in varie zone del campo: la difesa puntellata con gli innesti di Lovato, Pirola (in attesa di ufficializzazione) e Bradaric sull'esterno, l'attacco rinforzato con gli arrivi di Botheim e Valencia e dove si insegue Boulaye Dia del Villareal. All'appello manca ancora la mediana, dove i primi "acquisti" sono state le importanti riconferme di tre pilastri come Lassana e Mamadou Coulibaly e Bohinen, ma dove occorre sostituire al meglio la partenza di un pezzo da novanta come Ederson. Tanti i nomi caldi, dal giovane juventino Ranocchia, a Thorsby, sul quale la Salernitana insiste da settimane, passando per Yazici, Črnigoj e il duttile Djuricic, che nasce trequartista ma può ricoprire un po' tutti i ruoli del centrocampo.

Una lista davvero lunga di giocatori che denotano una grande capacità da parte del ds De Sanctis, in grado di tessere una fitta rete di contatti a livello non solo nazionale, ma anche internazionale. Atteggiamento tutt'altro che provinciale da parte del nuovo direttore sportivo, cui va il plauso di aver saputo attingere dai campionati più disparati, da quello francese, a quello inglese, fino alla Liga spagnola e al Sud America, uscendo dal "recinto" di casa. Scelta coraggiosa, come quella di voler puntare con decisione su prospetti giovani e di belle speranze da lanciare nel grande calcio e da valorizzare, con l'ambizioso progetto di rendere la Salernitana un club di riferimento nel campo dello scouting nonché una fucina di talenti capace di fabbricarsi i campioncini "in casa".

Occorre, tuttavia, il giusto mezzo. La stragrande maggioranza dei giocatori appena arrivati non conosce il calcio italiano e avrà bisogno del necessario tempo per ambientarsi in un torneo, a detta di tutti gli addetti ai lavori, così tattico e complesso come quello della Serie A. E' vero, giocatori come Ederson o Bohinen hanno saputo ambientarsi in tempi notevolmente brevi, ma è tutt'altro che impresa semplice e ogni giocatore ha i suoi tempi. Infarcire la squadra di giocatori non ancora pronti al massimo palcoscenico nazionale, potrebbe rivelarsi alla lunga controproducente, sebbene i valori di giocatori, ad esempio, come Botheim o Bradaric, che vantano già diverse esperienze a livello internazionale, non si discutano affatto. Il calcio italiano è un calcio tanto, forse troppo diverso dagli altri a livello europeo e non solo, e non di rado l'impatto con la Serie A si è rivelato difficoltoso per tanti talenti stranieri. Ecco che dunque occorrerà raggiungere una sapiente alchimia tra giovani prospetti e "certezze" già rodate nel nostro campionato e su cui poter fare sicuro affidamento. In quest'ottica i ritorni di Verdi e Bonazzoli sarebbero fondamentali, così da completare il reparto avanzato e dare il giusto apporto d'esperienza all'attacco di Nicola. 

In ogni caso Iervolino ha spesso dimostrato di saperci vedere lungo e siamo sicuri che il progetto sportivo che bolle in pentola possa essere davvero solido e ambizioso.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 16 luglio 2022 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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