Siamo ormai a quasi 30 giorni dall'interruzione del campionato di serie B che per i motivi ben noti del coronavirus che ha messo in ginocchio una intera nazione ma si intravedono pochi spiragli di quella ripresa tanto agognata e che forse è davvero ancora tanto lontana. In primis è chiaro c'è la salute del popolo italiano con il calcio che giocoforza (come è logico che sia...) è l'ultimo dei problemi da affrontare da parte di una lega di serie B che probabilmente non ha trovato ancora, malgrado le continue riunioni in video conferenza con tutti i presidenti della cadetteria un punto di incontro. E' chiaro che si guarda alla salute di tutti, come soluzione primaria e, dunque, previsioni o quant'altro non se ne possono fare ora che siamo ancora in una fase ascendente di questa malattia. Presumiamo, però, che qualche ipotesi sia stata fatta proprio per salvare questo campionato che al momento, con l'inizio anche del mese di aprile e con dieci gare da disputare ancora per la non vede sbocchi sicuri. Una cosa è certa. Ci sono società (e tra queste anche la Salernitana) che inevitabilmente dovranno tagliare gli stipendi ai propri calciatori proprio in una situazione contingente, indecifrabile, non preventivabile che metterà in ginocchio, pensiamo, tante società. Dunque se si taglia, si ipotizza, lo stop alla stagione sarà inevitabile. Ma come la prenderà, ad esempio, il Benevento mattatore del torneo fino a questo momento che era a soli tre punti dalla serie A? Interrogativo suggestivo e di non facile soluzione con il presidente Vigorito che, giustamente, pretende la serie A. Ma anche chi è dietro il Benevento per il secondo posto non vuol cedere. In primis il Frosinone che trite il suo presidente Stirpe ha fatto la proposta di spalmare il campionato, questo campionato, fino al giugno del 2021 per salvare un pò tutto. La Salernitana, dal canto suo con Mezzaroma aspetta gli eventi e si affida alle indicazioni della lega di serie B il cui presidente, Balata, in diverse circostanze è stato contestato da molte società che rappresenta in cadetteria. Insomma un guazzabuglio di difficile soluzione che al momento rappresenta quel punto interrogativo che solo con la riapertura dell'Italia e, dunque, dello sport potrà trovare le soluzioni. Al momento davvero tanto lontane...

Sezione: Editoriale / Data: Mar 31 marzo 2020 alle 17:16
Autore: Enzo Sica
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