Immediatamente al termine del campionato è esplosa la gioia di una salvezza che, anche nell’ultimo turno, sembrava ormai impossibile. Le buone notizie provenienti da Venezia hanno ridato emozioni ed entusiasmo al popolo granata, ridotto allo stremo da una competizione decisamente estenuante, considerate le varie vicissitudini vissute sin dal momento dell’iscrizione in massima serie. Tutto pronto, programmazione ok, in pochi giorni conferma del tecnico Nicola, del ds Sabatini e addirittura già scelta la sede del ritiro. Invece, Salerno è destinata a soffrire: la bomba dell’esonero di Sabatini ha riportato la mente a vecchi fantasmi del passato. Stop inevitabile ai programmi e ritardo per la scelta del nuovo ds e di conseguenza del mercato. C’è tutto il tempo, per carità, per programmare diversamente, ma ancora una volta la Salernitana ha gettato al vento un vantaggio temporale, che avrebbe potuto costituire un buon punto di partenza della stagione.

Bigon, dato per certo sul web, alla fine è sfumato. Ci può stare un mancato accordo, soprattutto con un presidente come Iervolino poco propenso ad elargire lauti compensi per assicurarsi le prestazioni di alcuni calciatori. Il sistema calcio funziona così, o ti adegui o lo combatti, consapevole di incontrare durante il mercato delle difficoltà. Quello che non ci sta bene è la cattiva informazione del web. Assurdo leggere nello stesso giorno su testate giornalistiche (e soprattutto su paginette improvvisate di Facebook) che Bigon ha siglato l’accordo, per poi riscontrare altrove che lo stesso ds è sfumato. Ovviamente a pagarne le spese è il tifoso, che resta disorientato di fronte a certe news. E non possiamo dargli torto. Se si dà credito a chi si inventa notizie da "fonti attendibili", solo per costruirsi popolarità, poi non bisogna lamentarsi se a Salerno non si riesce a crescere sotto tale aspetto. 

Ma parliamo di cose serie: tornando al nuovo ds, è giunta finalmente la fumata bianca. “L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver raggiunto l’accordo con Morgan De Sanctis e di avergli affidato l’incarico di Direttore Sportivo del club granata. La scelta si inserisce in un progetto più ampio all’insegna dell’innovazione e ad un nuovo modo dinamico e trasversale di intendere il mondo del calcio”, così recita il sito ufficiale della società granata. Risulta chiaro l'intento di Iervolino di avvalersi di un dirigente aziendalista, pronto a seguire le direttive della proprietà come dicevamo, poco propensa ad elargire compensi extra ai procuratori. Quello che conta è avere fiducia nel presidente, che ha tutta l’intenzione, nonostante l’incidente di percorso, di fare bene e portare la piazza di Salerno ai massimi livelli in uno dei tornei più competitivi al mondo.

La stima guadagnata dalla tifoseria più ammirata d’Italia, va tutelata e rafforzata. Non saranno certo le beghe riguardanti i compensi ai procuratori dei giocatori a macchiarne l’immagine. Lassana Coulibaly va via solo per un milione e mezzo? Pazienza, dispiace per il calciatore che ha mostrato grandi qualità, ma non si può sottostare a delle “regole”, chiamiamole così, per assicurarsi ancora le prestazioni di un giocatore già di proprietà. Se anche andasse via, basti ricordare che è stato prelevato a parametro zero e la cessione comporterebbe una buona plusvalenza. Va bene uguale, di calciatori come Lassana ce ne sono tanti e il presidente Iervolino non si tirerà certo indietro se dovrà fare dei sacrifici economici per sostituirlo adeguatamente.  Insomma, ancora pochi giorni di pazienza e con l’arrivo di Morgan De Sanctis potremo vedere all’opera il progetto Salernitana 2022-23.

L’importante è confermarsi degnamente in categoria, senza fare voli pindarici e senza soffrire come è avvenuto nell’ultimo torneo. In fondo i tifosi granata non pretendono la Champions o l’Europa League, queste ambizioni lasciamole ad altre neo arrivate, che lanciano proclami di scudetto o giù di lì. E' un umile consiglio anche alla proprietà. Parte dell'ambiente è fatto così: chi oggi ti porta in trionfo domani ti contesta, agevolato da quella minoranza rumorosa per nulla accostabile alla vera tifoseria granata. Non si passi da un eccesso all'altro, dai frequenti silenzi del decennio precedente ad una serie di promesse e proclami che sortiscono spesso effetto boomerang. Godiamoci la serie A e ricordiamo che tutti dovremmo fare il nostro compito, senza andare oltre. C'è un presidente che sborsa i soldi, c'è una equipe di professionisti che lo segue, c'è una squadra che ha una base discretamente valida e c'è un tifo che, quando vuole, fa la differenza. Isolare il marcio e fare fronte comune può essere più importante del curriculum del nuovo direttore sportivo. Per il resto... staremo a vedere

Sezione: Editoriale / Data: Ven 10 giugno 2022 alle 00:01
Autore: Maurizio Grillo
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