Stefano De Angelis è stato l'ospite del nostro appuntamento quotidiano con la rubrica 'Due chiacchiere con...'. Dal 2003 al 2005 ha vestito la maglia granata, con cui ha collezionato 41 presenze. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo ha intrapreso la carriera da allenatore: oggi infatti è alla guida del San Luca, una squadra dell'eccellenza calabrese. 

Con De Angelis abbiamo parlato della situazione 'covid-19', del futuro del calcio in Italia e soprattutto della Salernitana. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni: "Non stiamo vivendo un bel momento, è difficile restare chiusi in casa. Passo la maggior parte del mio tempo guardando alcune partite vecchie del San Luca oppure visiono diversi calciatori di Serie B e Lega Pro. E' importante non fermarsi mai e studiare sempre, soprattutto per chi fa il mio stesso mestiere. Mi alleno tanto, ho comprato da poco un tapis roulant, e svolgo per lo più un lavoro atletico".

Poi l'allenatore romano ha analizzato il futuro del calcio post-coronavirus: "Sinceramente non so se i campionati ripartiranno. I vari protocolli elaborati dalla FIGC sono molto rigidi, come giusto che sia, ma anche dispendiosi a livello economico. E quasi sicuramente molte squadre non potranno permetterselo. La Serie A secondo me, in un modo o nell'altro, verrà portata a termine. Per la Serie B, invece, ho forti dubbi. La Lega Pro ha deciso di promuovere le prime di ogni girone, giusto. Ma non condivido la scelta di sorteggiare una 'quarta' squadra. Il campionato di eccellenza, per il momento, è stato sospeso però vediamo nelle prossime settimane come si evolverà la situazione. Con il San Luca, la squadra che alleno, stavamo disputando un'ottima stagione, peccato. Siamo primi e non abbiamo perso nemmeno una partita, da un certo punto di vista siamo entrati nella storia del calcio italiano. E' normale che ci aspettiamo 'un regalo' se il torneo non dovesse ripartire. Una soluzione va trovata assolutamente. Comunque credo che andremo incontro anche a qualche riforma dei campionati, almeno di quelli minori. Sul taglio degli stipendi non so cosa dirvi, ma penso sia giusto fare una differenza tra le categorie. In Lega Pro, ma anche in Eccellenza ci sono società che faticano a pagare le mensilità".

De Angelis ha raccontato anche la sua esperienza alla Salernitana: "Sono stato lì dal 2003 al 2005. Ho avuto la fortuna di avere allenatori importanti e di essere in una squadra con calciatori di un certo calibro, come per esempio Bombardini e Zaniolo. Sono stati anni incredibili, di cui ho ricordi fantastici. Ci siamo tolti anche tantissime soddisfazioni, abbiamo vinto, perso, ma i tifosi ci sono stati sempre vicini, non ci hanno mai abbandonato. Il pubblico a Salerno è davvero il dodicesimo uomo in campo, in quello stadio in stile inglese, già quando esci dagli spogliatoi vedere il muro granata ti dà una carica immensa. Mi sento ancora con molti compagni: tipo con Breda e Davide Bombardini. Quest'ultimo, tra l'altro, è stato il calciatore più forte con cui io abbia giocato". 

Ha concluso l'intervista esaminato il cammino della squadra granata in campionato: "La società quest'anno ha fatto un ottimo lavoro, ha creato una squadra fortissima e completa in tutti i reparti. Kiyine è il calciatore che più mi piace e sicuramente lo vedremo in Serie A. Aya è arrivato da poco ma è diventato il leader della difesa. In avanti poi c'è Djuric che ha una forza fisica assurda e per gli avversari diventa difficile marcarlo. Mister Ventura è l'uomo giusto e lo sta dimostrando. La Salernitana è una delle squadre più attrezzate per giocarsi i play-off. Se in futuro mi dovesse arrivare un'offerta da parte dei granata verrei di corsa". 

Sezione: Esclusive TS / Data: Mer 22 aprile 2020 alle 14:00
Autore: Orlando Aita
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