La redazione di TuttoSalernitana ha avuto il piacere di intervistare l'ex bomber granata Giovanni Pisano, indimenticato protagonista degli anni Novanta e beniamino di una tifoseria che, tuttora, gli riserva una grande accoglienza ogni volta che c'è la possibilità di abbracciarsi dal vivo. Ecco le sue dichiarazioni:

Pareggio a Genova, punto guadagnato o due punti persi?

"L'allenatore ha a disposizione i calciatori tutti i giorni, secondo me ha capito che la squadra stava attraversando un momento molto delicato e, prima della sosta, l'unico pensiero deve essere quello di muovere la classifica. La Sampdoria, in tempi recenti, ha messo in grossa difficoltà tutti e quindi mi terrei stretto lo 0-0 pur con la consapevolezza che bisognerà accelerare quanto prima perchè il +7 è distacco importante ma non sufficiente per stare tranquilli".

Ottimo l'approccio di Sousa, è d'accordo?

"Sì, in queste ultime tre gare ho visto una Salernitana finalmente propositiva, che gioca meglio e prova ad affacciarsi con costanza nella metà campo avversaria subendo pochi gol. Il 3-0 sul Monza e lo 0-0 con la Samp danno fiducia, ma anche nel primo tempo contro la Lazio si erano viste cose buone".

Piatek generosissimo, ma a secco da tempo. Un suo giudizio sul reparto offensivo?

"Il mio allenatore Delio Rossi diceva sempre: "L'importante è esserci, prima o poi il gol arriverà". A me non è mai capitato, in carriera, di vivere lunghi periodi di astinenza, immagino che il calciatore non la stia vivendo benissimo. Ma anche io sono convinto che, se hai 4-5 palle gol a partita, prima o poi ti sblocchi e non ti fermi più. Questa Salernitana produce gioco, ha una mentalità offensiva. La domanda è: nelle settimane precedenti gli attaccanti, che sono forti, avevano tutte queste opportunità per rendersi pericolosi? Diamo tempo a Sousa e a Piatek".

Con chi giocherebbe davanti a Milano?

"Dia è un giocatore straordinario. Io schiererei sia lui, sia Piatek. E' il momento migliore per affrontare il Milan, bisogna mettersi in testa che la Salernitana deve provare a fare risultato contro chiunque".

Dopo San Siro ci saranno Bologna e Spezia. E' qui che si decide la stagione?

"Col Bologna è fondamentale, l'Arechi darà una mano. Anche a La Spezia ci sono in palio punti pesanti. Ma io giocherei gara dopo gara senza calcoli, a partire da Milano. Si può far punti anche lì. Se concentri tutto su una singola partita e poi non va come vorresti rischi di subire un contraccolpo psicologico. La Cremonese ha battuto la Roma e fermato lo stesso Milan, perchè non può crederci la Salernitana che sarà seguita da migliaia di persone?"

A proposito di tifosi, come spiega il calo di presenze all'Arechi?

"Il fatto che in trasferta ci siano tantissime persone certifica che la passione è la stessa di sempre e che c'è uno zoccolo duro sul quale si può contare sempre. E' chiaro che i tempi sono cambiati per tanti motivi, c'è la crisi economica e si potrebbe fare qualcosa in più per incentivare le famiglie e i giovani prevedendo costi diversi per i biglietti. Mica tutti se lo possono permettere? E mica sono meno tifosi di altri? Ma sono certo che, quando sarà il momento di spingere, Salerno farà la differenza come sempre".

Quando la rivedremo a Salerno?

"Lavoro a Firenze da 3 anni, giro l'Italia e non è semplice. Ma sto facendo di tutto per esserci col Bologna. I tifosi devono dare una grande mano, c'è bisogno di ciascuno di noi per salvarci e restare in A per il terzo anno di fila. E voglio sostenere la Salernitana dal vivo".

Sezione: Esclusive TS / Data: Mer 08 marzo 2023 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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