Ancora una sconfitta per i granata di mister Castori, che nonostante piccoli passi in avanti in termini di gioco e di idee, tornano a mani vuote dalla trasferta di Torino, incassando un altro poker come contro la Roma, ma questa volta forse troppo severo per quanto si è visto almeno fino all’80esimo minuto.

Eppure era partita bene la Salernitana: il lavoro svolto in queste due settimane si è visto sull’undici scelto da Castori che nel primo tempo ha cominicato con la giusta mentalità e personalità, aggredendo subito i padroni di casa nella propria metà campo. Dopo i primi dieci minuti di gioco però il Torino ha preso le misure della gara ed ha iniziato ad avanzare il baricentro, sviluppando gioco sulle fasce dove Singo e Ansaldi sono andati sul fondo ed al tiro in più di un’occasione. La squadra di Juric ha così insistito per tutta la prima frazione sugli esterni per scardinare la difesa granata, trovando un Ansaldi in grande spolvero in grado di sfornare cross a ripetizione sia di sinistro che di destro a rientrare. Il Toro gioca, ma la Salernitana va vicinissima al vantaggio con un palo colpito da Di Tacchio su ottimo angolo di Obi, che fa tremare Milinkovic Savic e la retroguardia del Toro. Ma Ansaldi, migliore in campo, si vede prima annullare giustamente una rete per fuorigioco e poi servire l’assist al bacio per Sanabria che trova tempo e precisione per incornare di testa e portare in vantaggio i suoi a pochi minuti dal fischio finale del primo tempo. Doccia fredda dunque per i granata, che pensavano ormai di andare al riposo sullo 0-0, subendo anche l’infortunio di Ruggeri che cambia i piani di Castori costretto ad inserire Ranieri al suo posto.

Nella ripresa la Salernitana prova ad alzare il baricentro e mettere qualche energia dalla panchina: uno spento e fuori condizione Simy esce per fare posto a Djuric che va subito vicinissimo alla rete non trovando lo specchio della porta. Il Torino si spaventa e reagisce, e ancora Ansaldi ispira questa volta Bremer, salito sugli sviluppi di un angolo, che di testa buca ancora Belec e raddoppia. Castori cambia modulo e passa al 4-3-3 per dare maggiore peso in avanti, anche grazie all'ingresso di Ribery che prova a dare una scossa, ma non succede molto se non un pallone teso di Bonazzoli al centro che rischia di riaprire il match, con la difesa granata che in difficoltà libera in angolo, rischiando l’autorete. Dopo questa azione la Salernitana scompare dal campo minuto dopo minuto, e il debuttante Pobega prima e il centrocampista Lukic poi trovano rispettivamente il tris ed il poker che fanno calare il sipario sul match.

La Salernitana esce cosi dal rettangolo verde con un altro pesantissimo risultato, il secondo poker subito dopo quello con la Roma. Se con i giallorossi gli alibi della squadra incompleta, della condizione fisica precaria e dell’avversario di caratura superiore potevano reggere, contro la squadra di Juric sono emersi tutti i limiti di una squadra che sembra davvero fuori categoria, in senso negativo. In caso di risultato del Verona a Bologna, la Salernitana resterebbe da sola a zero punti in classifica dopo tre giornate. 

Sezione: Esclusive TS / Data: Dom 12 settembre 2021 alle 17:15
Autore: Roberto Sarrocco
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