Se i tifosi continuano ad esprimere giudizi molto severi sulla Salernitana palesando un certo scetticismo (per certi aspetti anche comprensibile e condivisibile), diversi addetti ai lavori elogiano la squadra e invitano tutti ad essere maggiormente ottimisti. Tra questi c'è l'ex attaccante Pasquale Luiso che, ai microfoni di TuttoSalernitana, si è espresso così: "Troppo pessimismo, così non va bene. Inviterei tutti a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Ma cosa manca alla Salernitana? Ha una difesa fortissima, un grande centrocampo, una coppia d'attacco da far invidia alle altre squadre, una società solida e un allenatore che ammiro tantissimo. Se voglio prendere appunti su schemi offensivi per attuare un calcio spettacolare vado a vedere Guardiola, se invece voglio imparare cosa significhi la concretezza c'è l'esempio Castori. I risultati sono tutti dalla sua parte, anche in passato ha centrato imprese incredibili e, calcisticamente parlando, lo adoro. La Salernitana finirà prima o seconda, non scherziamo proprio. Sono convinto abbia tutte le carte in regola per il salto di categoria, è una rosa completa in tutti i reparti coadiuvata da dirigenza esperta e uno staff tecnico di primo livello".

Sulla partita di stasera: "Certamente queste situazioni del Covid mettono sempre un po' di tensione. Speriamo anzitutto si giochi e che stiano tutti bene. Il Lecce è una corazzata costruita per vincere il campionato e immagino quanta gente ci sarebbe stata in caso di apertura dello stadio. La fisicità sarà molto importante così come l'approccio. Tecnicamente loro hanno qualcosa in più, propongono calcio a certi livelli e pensano anzitutto a fare gol. La Salernitana, grazie all'intelligenza e all'esperienza del suo allenatore, avrà sicuramente lavorato in questi giorni per attuare le contromosse necessarie. Prevedo un match spettacolare, aperto ad ogni tipo di risultato. Continuo a ripetere che c'è troppo pessimismo. Avete perso col Brescia, mica con l'ultima arrivata! Ci può stare, ma ci sono i mezzi e le opportunità per rialzarsi immediatamente".

Sulla sua esperienza a Salerno, Luiso ricorda che "già nel 1999 dovevo firmare per la Salernitana. Avevo parlato sia con Aliberti, sia con Delio Rossi. Mancava solo la firma. In quella settimana, però, alcuni calciatori del Vicenza ebbero problemi e mi chiesero di restare ancora per giocare l'ultima partita e cogliere l'occasione per salutare una tifoseria che mi voleva davvero bene. Guarda caso si giocava contro la Salernitana e segnai il gol della vittoria: mi trovai gli ultras sotto casa, mi chiesero a gran voce di restare, la trattativa saltò. Sono arrivato qualche anno dopo, in uno dei momenti peggiori per il cavalluccio marino. Ero ad Ancona, anche in quel caso avevo segnato due reti contro la Salernitana e stavamo andando in serie A. Aliberti fece delle promesse, aveva garantito un organico di altissimo livello per tentare l'impresa salvezza. Mi convinse, ma a febbraio eravamo già retrocessi. Ci fu una mezza rivoluzione, ma la squadra non era granchè. Anzi, forse ci siamo indeboliti. Mi dispiace tanto perchè sono riuscito a lasciare un buon ricordo ovunque, solo a Salerno ho chiuso l'annata con infortuni, appena due reti e una retrocessione tra i fischi di un pubblico che, comunque, ha tutta la mia ammirazione". 

Sezione: Esclusive TS / Data: Mar 15 dicembre 2020 alle 16:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print