Primo in casa, settimo in trasferta. Una metamorfosi che richiederebbe il lettino dello psicologo. I due volti del Benevento sono pressoché all'antitesi: in casa sua non sbaglia quasi niente, in trasferta è spesso prigioniero dei suoi limiti caratteriali. Da più parti si chiama in ballo una questione di personalità, ma sembra difficile pensare che gente del calibro di Scognamillo, Maita, Pierozzi, Ricci portano con sé questo pesante deficit. Piuttosto ci soffermeremmo sulle caratteristiche tecniche di questa squadra, votata al palleggio fino all'esasperazione. Non ci sono quasi mai cambi di ritmo e di strategia, c'è un solo modo di interpretare le gare, manovrando fino allo sfinimento. 

A Cosenza è accaduto qualcosa di molto simile, soprattutto nel finale dopo il vantaggio dei rossoblù. Sarebbe stato quello il momento di attaccare a testa bassa, magari anche con poco raziocinio. A volte paga più una spinta arruffata che un palleggio ragionato. Ma nel suo dna il Benevento questa caratteristica ha mostrato più volte di non averla.

Sul piano dell'addestramento qualcosa si può fare, ci mancherebbe. Non crediamo che i giallorossi più esperti non siamo mai stati protagonisti di un assalto all'arma bianca verso la porta avversaria. Un sano pallone gettato nella mischia a volte può avere più efficacia di uno che viene condotto con abilità verso l'area nemica. Nella ricerca della perfezione della manovra, il Benevento nel finale contro il Cosenza non è praticamente mai entrato in area. E se non si entra nel fortino avversario sarà difficile che si faccia gol.

Alla ricerca di un “piano B” soprattutto in trasferta dove gli avversari hanno le idee chiare sul come affrontare i giallorossi. “A viso aperto ma con equilibrio”, ha commentato Buscè. Facendo capire che quando c'è stato da difendere la sua squadra ha arretrato di 20 metri il suo raggio d'azione e aspettato. Capitan D'Orazio ha detto che la differenza è la squadra: “In questo momento il Cosenza lo è, forse il Benevento ancora no”.

Tutti a cercare un perchè, provando a trovarlo in fretta. Il campionato non aspetta e sarebbe una iattura arrendersi ad un problema che in qualche maniera può essere superato.

Sezione: L'avversario / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 16:30 / Fonte: ottopagine
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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