E' opinione abbastanza diffusa che la Salernitana, ogni anno, deve operare un'autentica rivoluzione sul mercato anche a causa dell'assenza di un settore giovanile forte alle spalle che consenta di attingere dalla Primavera e da quel vivaio che Iervolino promise sarebbe stato alla base del progetto tecnico. Salvo rarissime eccezione dettate da cause di forza maggiore (Motoc e Perrone esordirono in A nel gennaio del 2022 rispettivamente contro Lazio e Napoli perchè la squadra era letteralmente falcidiata dal covid), in questi anni ci sono state davvero poche soddisfazioni sotto questo punto di vista, pur avendo avuto come supervisore un professionista competente come Stefano Colantuono.

Uno degli artefici della rinascita dell'Atalanta e tra quelli che tanto ha battuto per investimenti in infrastrutture accettando la proposta del club in un momento di grossa difficoltà. Nelle ultime due stagioni, anche a causa dei risultati disastrosi della squadra, qualcuno ha avuto minutaggio. Come dimenticare l'esordio del salernitano doc Gerardo Fusco sotto lo sguardo commosso del padre Luca in tribuna, una bandiera del calcio salernitano che sperava fosse la prosecuzione di una storia familiare interamente a tinte granata. Un buon impatto col Verona e anche qualche apparizione in B nel breve interregno Colantuono, prima dell'inaspettato addio a luglio scorso che ha fatto storcere il naso a parte della tifoseria.

E poi Corriere, portiere che si ritrovò a difendere i pali della porta in Salernitana-Cesena a causa dell'infortunio di Sepe e dell'espulsione rimediata da Fiorillo. Non riuscì a chiudere una notte da sogno con un clean sheet, ma nella ripresa mostrò personalità e carattere meritando gli applausi del pubblico. E quest'anno? La categoria permetterà di valutare qualche ragazzo che evidentemente ha catturato l'occhio di Raffaele durante il ritiro di Cascia. Antonio Pio Iervolino, pur richiesto da qualche club di C, alla fine è rimasto e rimpinguerà numericamente il centrocampo, lui che ha già esordito in serie A con la Salernitana nel match del maggio 2023 contro l'Udinese (procurando un'espulsione a favore, tra l'altro) e che in C ha indossato le maglie di Vis Pesaro e Taranto per un totale di 36 presenze (19 da titolare) e un gol. Insieme a lui è rimasto anche Rocco Di Vico, classe 2007 per due volte in campo in B per il quale Martusciello espresse parole molto positive al punto da aggregarlo in pianta stabile in prima squadra.

Gli addetti ai lavori lo descrivono come un mediano dinamico, di personalità, che non tira mai indietro la gamba. In attacco c'è invece Boncori, pronto a vivere al massimo quest'esperienza apprendendo da colleghi come Ferrari e Inglese. Un anno formativo che, chissà, gli potrà anche regalare qualche gioia da protagonista e non soltanto da spettatore. Nel 2024 fu capocannoniere della Primavera con 13 reti in 29 apparizioni e una dote particolare sulle palle inattive.

Chiaramente sono lontani anni luce i tempi dei vari Fusco, Grassadonia, Villar, D'Ambrosio, Molinaro e dell'ottimo settore giovanile targato Aliberti. Anche con Lombardi calciatori come Franco, Falzerano, Orlando, Altobello e Neglia seppero avviare un percorso di crescita importante. Tuttavia, anche con l'avvento in dirigenza di un uomo del calibro di Zeoli (per ora lavorerà per il settore femminile, ma non è da escludere una collaborazione a 360°), si spera che l'inferno della C possa quantomeno essere un assist per valorizzare al meglio i talenti del territorio.

Sezione: News / Data: Ven 05 settembre 2025 alle 15:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print