E' opinione piuttosto diffusa che la Salernitana, per la categoria, sia una buona squadra, ma non l'ammazza-campionato che la piazza avrebbe meritato dopo due retrocessioni consecutive. Fosse vero quanto dichiarato pubblicamente dalla società rispetto ad un budget dignitoso e alla "carta bianca" garantita al direttore sportivo, dovremmo dunque soffermarci anche sulle responsabilità del direttore sportivo Daniele Faggiano. Uno che, è bene ricordarlo, aveva già promesso l'80% della rosa pronta per il ritiro estivo e che invece si è ritrovato a completare la rosa l'ultimo giorno e senza colpi ad effetto.

Un innesto "alla Di Napoli" o "alla Gabionetta" avrebbe non solo alzato il tasso tecnico dell'organico permettendo di colmare il gap palese con Catania e Benevento, ma anche di restituire entusiasmo ad una piazza che ha atteso con tensione le ore 20 di lunedì scorso salvo poi prendere atto di tante partenze e dell'arrivo di due calciatori di fatto virtualmente granata da tempo come Tascone e Quirini. E se oggi si parla insistentemente dell'arrivo di uno svincolato è evidente manchi qualcosa anche dal punto di vista numerico, con appena 5 centrocampisti a disposizione di Raffaele di cui uno proveniente dalla Primavera del Sassuolo.

Andiamo poi sull'attacco. Alla fine è arrivato Ferraris, un potenziale titolare. Viste le sue caratteristiche si può già parlare di una prima bocciatura per Liguori, uno che nel 3-5-2 di Raffaele rischia di fare fatica e che è stato preso dal ds al netto della legittima presa di posizione pubblica di quei tifosi invocati e più riprese, ma che non vengono ascoltati dal club? Visto il potenziale dei giocatori in rosa, vien da pensare che Liguori - atteso per oltre un mese e con pochissime richieste pur da svincolato - alla fine sarà ultimo nelle gerarchie dello staff tecnico, salvo cambi di modulo ad oggi non previsti.

E infine un'altra riflessione. E' vero che quasi tutti i calciatori sono di proprietà, ma alcuni dei migliori sono arrivati soltanto in prestito. E' il caso di Ferraris (un talento che a Pescara già rimpiangono) e Cabianca, esterno che può agire da centrale difensivo e che ha la personalità del veterano. Non era il caso di investire maggiormente su questi calciatori piuttosto che garantire stipendi onerosi per la C a gente che rischia di giocare poco o che era ferma da tempo?

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 04 settembre 2025 alle 19:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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