Da quegli unici 38’ in Serie A con il Toro assaporati il 30 novembre 2013 entrando al posto di Padelli, ai dilettanti del Genola, squadra dell’omonimo paese di 2.500 anime del Cuneese. Lys Gomis, a 32 anni e con un brutto infortunio alle spalle, è ripartito dalla Provincia Granda per tornare a giocare a calcio, anche se per farlo è dovuto scendere in Seconda Categoria. Un ritorno a casa per l’ex prodotto del vivaio granata di origini senegalesi, ma nato a Cuneo. E’ il primo di tre fratelli tutti diventati portieri nel segno di papà Charles e tutti, senza troppa fortuna, passati dal settore giovanile granata.
Una dinastia di portieri. Il primo è stato proprio Lys, forse il più promettente della famiglia Gomis, ma quello che alla fine ha reso di meno: poco più di 100 partite da professionista per l’ex numero uno della Primavera del Torino. Quando ha lasciato il Toro ha vivacchiato in B tra Ascoli e Trapani prima di scendere in C per abbracciare il Lecce, ha collezionato anche una presenza con i romeni del Timisoara. L’ultima sua traccia su un campo di calcio risale alla stagione 2018/19 con la maglia del Teramo. L’anno scorso faceva il preparatore dei portieri per il settore giovanile del Busca.

Il fratello minore
Della dinastia Gomis, il classe 1993 Alfred è quello che sicuramente ha avuto più successo, nonostante l’occasione sprecata nel 2016 per diventare il portiere titolare del Torino: Mihajlovic inizialmente puntò su di lui prima di virare verso altri lidi (l’inglese Hart) alla fine del calciomercato. Per Alfred Gomis la bocciatura suonò come una sveglia e, dopo aver fatto gavetta tra Salernitana e Digione, da due anni difende la porta del Rennes. Il classe 1997 Maurice invece qualche tempo fa è stato chiamato dalla nazionale della Guinea Bissau grazie ad una parentela da parte di mamma.

Sezione: News / Data: Gio 14 ottobre 2021 alle 18:30 / Fonte: la stampa
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print