Sui social qualcuno aveva messo in giro la folle e demenziale voce di dimissioni imminenti. Nulla di tutto questo: facebook continua ad alimentare confusione e, ogni giorno, si sveglia il "matto" di turno che apre un blog e destabilizza ad arte l'ambiente con una serie di fake news che possono attirare soltanto qualche credulone eccessivamente distratto. La conferenza stampa di questa mattina, invece, è stata interessante e ricca di contenuti, al punto che ci sentiamo di apprezzare il direttore sportivo. Come accaduto un mese fa, infatti, Morgan De Sanctis è stato chiaro. Messaggi impliciti diretti a chi, siamo certi, avrà capito il riferimento, volontà di costruire una mentalità condivisa per vivere la nuova stagione in un clima di simbiosi e collaborazione reciproca, lotta aperta alla gola profonda della società che spiffera tutto all'esterno rischiando di compromettere quanto fatto sotto traccia. E, soprattutto, la consapevolezza che queste settimane sono state contraddistinte da chiacchiericci continui ed invasioni di campo: da oggi di mercato parlerà soltanto il direttore sportivo, assumendosi le responsabilità delle sue scelte e distribuendo equamente le notizie per evitare trattamenti di favore. Giusto così.

 In un concetto è racchiuso quanto ribadiamo da tempo: il malumore di buona parte della tifoseria non nasce dal mercato in sè, quanto dalle tante promesse fatte e poi non mantenute dalla società. C'è un passaggio significativo che riportiamo integralmente: "Non ci fossero stati, in totale buona fede, proclami di vario genere e promesse roboanti, oggi staremmo parlando di una Salernitana che ha speso oltre 20 milioni e che ha acquistato sette calciatori a titolo definitivo, giovani e di grossa prospettiva. Sul piano della comunicazione dobbiamo migliorare, di mercato parla il direttore sportivo. E basta". Si può discutere sulla scelta di sacrificare, teoricamente, le prime giornate per prendere un grosso giocatore per reparto. De Sanctis si è assunto una bella responsabilità mostrando onestà intellettuale: "A Nicola ho detto che so cosa rischiamo in avvio di campionato, non sarebbe lui a risponderne ma il sottoscritto. Se posso prendere tra dieci giorni un grosso calciatore, perchè devo accontentarmi ora?". Ma traspare comunque la volontà di aumentare il budget a disposizione e di "trattare per primissime scelte, ci siamo seduti al tavolo con top club di livello internazionale a testa altissima e con enorme dignità". Tradotto: De Sanctis difende a spada tratta il suo lavoro, blinda e tutela Nicola, lascia trasparire una immagine altamente positiva di un presidente disposto ad allargare i cordoni della borsa ben oltre il budget originariamente stanziato per rendere credibile il suo progetto e rimediare a questo palese ritardo sulla tabella di marcia. La Salernitana che vedremo all'opera domani, con la Roma e forse a Udine va giudicata con equilibrio e con la consapevolezza che, tra un mese, sarà un'altra storia. E non è affatto detto che questa squadra, con la spinta della gente e la grinta del mister, non possa comunque partire con il piede giusto. Già rivedere il modus operandi nella comunicazione sarebbe un passo in avanti, l'ammissione di responsabilità fa onore ad un dirigente giovane, non espertissimo, ma nel calcio da decenni e con le idee chiarissime.

Sezione: News / Data: Sab 06 agosto 2022 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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